MILANO Cesare Casella, che oggi ha 42 anni e che da uno è diventato papà di una bambina, Cloe Angelina, è arrivato alla casa funeraria di Pavia dove è stata allestita la camera ardente della mamma Angela. Con una giacca blu, camicia, cravatta e un paio di jeans, non ha nascosto l`emozione e davanti alla bara della madre ha sussurrato: «Ringrazierò sempre mia mamma per quello che ha fatto per me». Oggi sembra ancora più lontana l`immagine esuberante di quel ragazzo di 20 anni che, la mattina del 31 gennaio 1990, arrivò a Pavia scortato dalle gazzelle dei carabinieri dopo essere stato liberato dai sequestratori la sera prima a Natile di Careri, in Calabria e che abbracciò dopo ben 743 giorni la madre nella caserma dell`Arma. In quella circostanza Cesare rassicurò così “mamma coraggio”: «Ho solo i capelli lunghi. Sto bene. Sei tu che stai male, guarda come sei magra».
Oggi è un uomo maturo, papà di una bambina: «L`abbiamo chiamata Cloe Angelina – ha spiegato con un filo di voce –. Angelina è il nome della nonna. Mi dispiace molto che mia mamma non abbia potuto godersi ancora un pò la sua nipotina. Fino a Ferragosto le forze l`hanno sorretta: poteva stare con noi e coccolare mia figlia. Poi, purtroppo, il male non le ha più dato tregua».
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