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Foti all`attacco: «Scopelliti deve lasciare la guida del Pdl calabrese»

REGGIO CALABRIA C`è aria di redde rationem all`interno del Pdl calabrese. Lunedì pomeriggio si riunisce a Catanzaro, su richiesta di Peppe Scopelliti, il coordinamento regionale del partito chiamat…

Pubblicato il: 10/12/2011 – 18:06
Foti all`attacco: «Scopelliti deve lasciare la guida del Pdl calabrese»

REGGIO CALABRIA C`è aria di redde rationem all`interno del Pdl calabrese. Lunedì pomeriggio si riunisce a Catanzaro, su richiesta di Peppe Scopelliti, il coordinamento regionale del partito chiamato a organizzare i congressi di circolo e quelli provinciali. Ma il dibattito riguarderà pure il tema dei doppi incarichi. Il segretario nazionale Angelino Alfano ha messo a punto nei giorni scorsi il regolamento delle incompatibilità che riguarda da vicino proprio Scopelliti. Il presidente della Regione, secondo quanto stabilito dai vertici di via dell`Umiltà, non potrà più ricoprire l`incarico di coordinatore del partito in Calabria. Il governatore ha tempo per lasciare il partito fino alla celebrazione dei congressi ma nelle ultime ore gli sarebbe arrivato più di un invito a fare un passo indietro.
In attesa di capire quali saranno le prossime mosse di Scopelliti c`è chi ha deciso di uscire allo scoperto. È il caso di Nino Foti, parlamentare dell`ala forzista e coordinatore del Pdl per la provincia di Reggio Calabria. Lui al summit convocato per dopodomani alle 17 non ci sarà: «Con l`approssimarsi delle festività natalizie nel Pdl calabrese si ripete sempre lo stesso copione. Ma questa volta la convocazione della riunione del coordinamento regionale arriva decisamente fuori tempo massimo. Dico questo e chiarisco subito, a scanso di ogni equivoco o interpretazioni fuorvianti, il mio pensiero. Alla riunione non ci sarò. Non potrò fisicamente esserci perché ho appreso della convocazione di tale riunione solo tramite un semplice e stringato sms. Solo dopo, nella tarda serata del 7 dicembre, mi è pervenuta una mail con l`ordine del giorno della riunione, sul quale mi soffermerò in seguito».
«Tutto questo, si badi bene – puntualizza il parlamentare del Pdl – accadeva nella serata di un giorno prefestivo. Davvero troppo tardi per annullare un precedente impegno familiare, atteso e programmato da tempo, che mi vede all`estero con la mia famiglia approfittando della pausa dai lavori parlamentari prevista nel Ponte dell`Immacolata. Non una telefonata. Né alcuna volontà di concordare in qualche modo la data con chi, come il sottoscritto, dovrebbe in questo caso invece essere proprio tra i primi interessati ad essere interpellato, considerato che in tale sede si vorrebbe discutere dei futuri congressi provinciali e comunali e che ad oggi risulto ancora essere uno dei cinque coordinatori provinciali del Pdl».
Foti non cita mai direttamente Scopelliti ma è fin troppo evidente che è l`operato del coordinatore regionale a essere messo sotto accusa. «Ho letto l`ordine del giorno – spiega ancora il deputato vicino alle posizioni di Alfano – non posso non ammettere che leggendolo sono rimasto letteralmente basito. Non uno straccio di discussione sulla situazione politica nazionale o regionale. Mi domando e chiedo se è normale che i componenti del coordinamento regionale del Pdl, che rimane pur sempre un partito-guida in Calabria non siano messi nelle condizioni di avviare un dibattito interno al partito sul fatto che in Italia non esiste più il Governo Berlusconi che tutti noi abbiamo sostenuto. Oppure, forse, non è il caso che anche il coordinamento regionale del Pdl calabrese si esprima politicamente sulle politiche per il Sud del governo Monti o, ancora, sulle follie di Trenitalia e di Alitalia che tagliano treni e voli a dismisura in Calabria. Altresì come mai non viene concesso che il Pdl possa occuparsi del fatto che dal “tavolo Massicci” arrivano solo brutte notizie sullo stato di salute della sanità nella nostra regione? Per non parlare poi dei recenti scandali giudiziari che, purtroppo a malincuore, vedono coinvolti anche esponenti politici regionali di primo piano del nostro partito e che devono necessariamente corrispondere ad una seria riflessione e ad un atteggiamento attento e maggiormente responsabile da parte di chi fa politica in Calabria. E invece qual`è l`unica preoccupazione che muove questa convocazione? Lo svolgimento dei congressi provinciali. Tutto questo appare paradossale. Misteri di una politica tutta in salsa calabra».
E in effetti silente è rimasto il presidente Peppe Scopelliti che è anche coordinatore regionale del Pdl, partito dei due consiglieri regionali (Santi Zappalà e Franco Morelli) arrestati per mafia. Tace. «Fateci leggere le carte», disse nell`immediatezza degli arresti. La lettura, evidentemente, ancora prosegue.
In ogni caso, almeno per Foti, il tempo dell`attesa è scaduto: «Come si può facilmente intuire, non mi ritrovo affatto in linea con questo modo di concepire e di guidare il partito in Calabria. Fin qui nulla di nuovo, visto che la mia posizione critica in tal senso è ormai notoria. Se non fosse che tale riunione pretenderebbe (il condizionale è d`obbligo) addirittura di affrontare un tema nevralgico e cruciale per la sopravvivenza stessa del Pdl in Calabria ovvero lo svolgimento dei congressi che ridisegneranno l`assetto del partito. E pretenderebbe di farlo all’indomani, e qui sta il punto, della notifica di una circolare recapitataci da Alfano (guarda caso scritta il 6 a seguito del comitato di presidenza e inviata proprio nella mattinata di giorno 7 dicembre) che parla chiaro: le incompatibilità tra l`incarico di coordinatore regionale ed altri ruoli istituzionali vanno rimosse. Pertanto non credo che ormai vi possano essere altri dubbi in proposito. Personalmente sostengo da tempo questa tesi ed oggi anche Alfano me ne dà conferma. Qualora poi ci si volesse ancora arrampicare sugli specchi basti pensare che tale circolare inviata in tutta Italia a tutti i coordinatori del partito trova come unico caso di applicazione appunto solo la Calabria. L’assenza di un termine perentorio è solo un atto di cortesia, un invito formulato in modo gentile. Ma rimane il fatto che si tratta di un vero e proprio provvedimento ad personam. Buon senso suggerirebbe di farla finita qui, anziché tentare l`ultimo colpo di mano con i congressi. Se fossi io a trovarmi in questa situazione imbarazzante non potendo più proseguire oltre in tale incarico poiché incompatibile, nell’interesse del partito, lascerei che del delicato processo di riorganizzazione del Pdl in Calabria se ne occupasse un commissario straordinario oppure direttamente il nuovo coordinatore regionale. Altrimenti che senso avrebbe la comunicazione del coordinamento nazionale?».
L`intricata matassa dovrebbe approdare direttamente sulla scrivania di Alfano. Lo assicura ancora Foti: «Porterò il “caso Calabria” all`attenzione dei vertici nazionali affinché vengano adottati gli opportuni provvedimenti».

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