Reggina, disastro in casa del Cittadella

Una vittoria gettata alle ortiche e trasformata in una cocente delusione. La Reggina si morde le mani per aver sprecato un`occasione d`oro in casa del Cittadella, sul cui campo avrebbe potuto vincere con merito, ma da dove torna sconfitta per 3-2. Se non altro, la gara del “Tombolato” è stata spettacolare e piena di colpi di scena. Una girandola di emozioni aperta al 5`, quando Rizzato ha commesso un fallo di mano in area, su tiro di Schiavon. L`arbitro Giacomelli ha decretato il calcio di rigore trasformato da Di Roberto. Incassato il gol in avvio, la Reggina ha impiegato qualche minuto a ridestarsi, ma poi ha sensibilmente avanzato il proprio baricentro del proprio gioco, acquisendo il controllo della zona nevralgica del campo. Il portiere dei veneti Cordaz è stato costretto a due difficili parate (al 23` e un minuto più tardi) su altrettante conclusioni di Ragusa. L`ispiratissimo attaccante amaranto al 26` è stato l`autore dell`assist per Rizzo che, in diagonale, ha battuto l`estremo guardiano di casa. I calabresi, anche dopo il pareggio, hanno continuato ad attaccare e attorno alla mezz`ora sono andati vicini al raddoppio con Campagnacci, lanciato a rete ma anticipato da Cordaz in uscita.
In avvio di ripresa, nonostante il buon inizio del Cittadella, è stata la Reggina ad affondare i colpi. Così, al 9`, è arrivato il vantaggio amaranto. Lo ha firmato Campagnacci, che ha corretto in rete, di testa, un pallone che si è impennato in seguito all`uscita di Cordaz su Colombo, dopo una discesa di quest`ultimo sulla destra. Il tecnico dei veneti Foscarini ha gettato nella mischia Di Carmine e Bellazzini, e quest`ultimo al 13` ha servito un assist perfetto a Maah che, irrompendo in area, ha trafitto Marino. E al 40` gli amaranto sono capitolati in seguito alla rete di Di Carmine che, di piatto, ha battuto per la terza volta il portiere degli ospiti su servizio di Maah. Nonostante la sconfitta, la Reggina resta in zona play off, al sesto posto, ma deve guardarsi alle spalle dal ritorno del Varese e del Grosseto, staccate di due lunghezze dalla formazione di Breda.