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Smaltimento illecito dei rifiuti, arrestato il manager Rovito

SCALEA Smaltimento illecito di rifiuti attraverso l`interramento e la realizzazione di discariche incontrollate. Con questa accusa è stato tratto stamani in arresto Francesco Rovito, 37 anni, resid…

Pubblicato il: 13/12/2011 – 11:10
Smaltimento illecito dei rifiuti, arrestato il manager Rovito

SCALEA Smaltimento illecito di rifiuti attraverso l`interramento e la realizzazione di discariche incontrollate. Con questa accusa è stato tratto stamani in arresto Francesco Rovito, 37 anni, residente a Rende e amministratore unico della società mista “Alto Tirreno Cosentino” che gestisce l`intero ciclo dei rifiuti solidi urbani, appunto, lungo la fascia dell`alto Tirreno cosentino. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri di Rende, su disposizione del gip del Tribunale di Paola, Carmine De Rose e su richiesta del procuratore capo, Bruno Giordano, titolare dell`inchiesta. Secondo l`accusa Rovito, nella sua qualità di manager della società mista di gestione dei rifiuti, avrebbe acconsentito allo smaltimento illecito degli rsu delle città servite da “Alto Tirreno” anche attraverso l`interramento in diversi siti soprattutto del territorio di Scalea. Un`attività, secondo gli inquirenti, perpetrata per diverso tempo. La Procura, infatti, stava già monitorando da almeno un biennio i movimenti dei mezzi nelle disponibilità dell`azienda pubblico-privata. L`operazione che ha portato quest`oggi all`arresto del manager – che è stato anche consigliere comunale del gruppo dei Verdi a Cosenza nonchè ex presidente del Rende Calcio –, infatti, è frutto di una lunga attività di indagine iniziata già dal 2010. Gli investigatori hanno potuto accertare nel corso di questo tempo anche attraverso azioni di pedinamento quanto stava accadendo nei terreni della zona. I mezzi della società avrebbero realizzato diverse discariche incontrollate e sversato all`interno di esse il materiale proveniente dai cassonetti delle abitazioni delle cittadine rivierasche. Azioni, dunque, continuate nel tempo, nonostante i vari ammonimenti già formulati dalle autorità giudiziare paolane. In particolare Rovito è accusato, sempre nella sua qualità di manager, di aver consentito lo scarico incontrollato di rifiuti anche in un sito sottoposto a vincolo sismico e archeologico, lo smaltimento senza autorizzazione su un terreno di almeno 1.200 metri cubi di rifiuti anche pericolosi e l`abbandono su un altro terreno senza alcun sistema di messa in sicurezza ambientale. Inoltre l`ex consigliere comunale di Cosenza è ritenuto responsabile di non aver provveduto al ripristino dello stato dei luoghi ordinatogli dalla Procura di Paola e dal Commissario straordinario per l`emergenza rifiuti. I terreni utilizzati per queste discariche sono state analizzate dagli inquirenti ed è stato rinvenuto anche la presenza di materiale inquinante tra cui idrocarburi, percolato e fibre di amianto. Da qui la decisione di procedere con la richiesta di provvedimento restrittivo firmato oggi dal gip paolano. «Questo episodio – ha affermato il procuratore capo, Giordano – dimostra ancora una volta come vengano gestiti in modo scorretto i servizi verso i cittadini. A tutto discapito dell`ambiente e, conseguentemente, della qualità della vita degli abitanti della zona».

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