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Foti incalza: «Come si fa a dire che va tutto bene nel Pdl calabrese?»

REGGIO CALABRIA Nino Foti non crede all`unità del Pdl calabrese. Il documento stilato al termine dell`ultima riunione del coordinamento regionale ha sì ribadito fiducia nell`operato del governatore…

Pubblicato il: 14/12/2011 – 15:29
Foti incalza: «Come si fa a dire che va tutto bene nel Pdl calabrese?»

REGGIO CALABRIA Nino Foti non crede all`unità del Pdl calabrese. Il documento stilato al termine dell`ultima riunione del coordinamento regionale ha sì ribadito fiducia nell`operato del governatore e coordinatore regionale del partito, Peppe Scopelliti, ma non a tal punto da convincere il deputato reggino. Foti che da tempo interpreta il controcanto «al pensiero unico» in auge tra i berluscones calabresi fa capire che è arrivato il momento di fare chiarezza: «Personalmente non condivido, sin dal principio, l`esistenza del doppio incarico né ritengo che ciò sia un requisito fondamentale per la sopravvivenza stessa del Pdl in Calabria. Anzi tutt`altro. Forse il mio pensiero libero apparirà pure come quello di un “rottamatore” ma non ho affatto intenzione di cambiare partito. Dico questo a scanso di ogni equivoco e immagino con enorme dispiacere di qualcuno… Ironia a parte, credo piuttosto che sia effettivamente ora che il Pdl cambi qualcosina in Calabria soprattutto considerato che oggi le condizioni ci sono proprio tutte. Ci si potrà pure migliorare come partito, no?». Si legge una certa delusione nella sue parole, acuita dai  risultati conseguiti durante l`ultima riunione del parlamentino del Pdl: «Sono rimasto sinceramente stupito dal fatto che la riunione del coordinamento che doveva cambiare il volto del partito in Calabria, fissando date e appuntamenti precisi per la celebrazione dei vari congressi comunali e provinciali, sia stata in realtà così tiepida e non ampiamente partecipata. In tale sede si sarebbe potuto anche parlare di congressi ma, a mio parere, tutto non può ruotare solo attorno a questo tipo di organizzazione del partito, una sorta di occupazione manu militari per blindarsi ogni coordinamento. Fare politica all`interno del Pdl in Calabria non può essere solo
come decidere di far parte di truppe cammellate pronte a farsi la guerra politicamente “l`un contro l`altro armati”».
La nuova presa di posizione di Foti arriva solo a pochi giorni dalla richiesta a Scopelliti di lasciare la guida del partito secondo quanto stabilito dal regolamento delle incompatibilità stilato dal segretario Angelino Alfano. «Vorrei chiarire una cosa – aggiunge Foti –. Io non ho nulla di personale con Scopelliti e lui credo che questo lo sappia benissimo. È dal punto di vista politico, soprattutto in ordine alla conduzione del partito, che non condivido alcune sue scelte. Ma con me non le condividono anche diversi esponenti del partito che non perdono l`occasione per esprimere disappunto e malumori in proposito. Lo fanno in modo sussurrato, quasi in segreto, in modo diametralmente opposto rispetto ai sorrisi da poster stampati o le dichiarazioni positive a prescindere, poiché frutto di chi è ormai contaminato dal virus del “pensiero unico”».
In quadro così descritto tutto diventa incerto, compresa la celebrazione stessa dei congressi di circolo e di quelli provinciali. «Giusto per rimanere in tema – dice l`ex forzista – il Pdl si dice che abbia raggiunto importanti risultati nell`ultima campagna di tesseramento. In effetti i numeri dicono questo, ed è certamente vero. Nessuno nega il positivo apporto fornito a tal proposito dal gruppo della lista “Scopelliti Presidente”. Una lista Coca-Cola (come l`ha definita Alfano) che è interna al Pdl in chiave congressuale ma ancora mantiene in vita gruppi consiliari distinti in seno al consiglio regionale e negli altri enti locali, nonche` distinte posizioni nelle varie giunte alla Regione così come negli altri enti locali. Anche i meno avveduti si accorgeranno che si tratta di una anomalia politica. Ebbene io avrei preferito sinceramente che, nella scorsa riunione di coordinamento regionale, si facesse chiarezza e si procedesse spediti con lo scioglimento dei gruppi consiliari per costituire ovunque un solo grande gruppo Pdl a partire dalla Regione e via via fino alle Province ed ai Comuni». La conclusione ha un sapore amaro: «Alla fine forse hanno ragione loro. Ma sì, tutto va bene. Peccato solo che a volte mi sembra di trovarmi come “Alice nel Paese delle Meraviglie”, anche se non vorrei fare la fine del “Cappellaio Matto”».

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