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Le reazioni: «Momento di gioia per tutto il Paese»

«È una grande soddisfazione, frutto di un impegno congiunto dell`unità di crisi e degli organismi che si sono occupati della vicenda» ma anche del grande lavoro di Emergency. Così il ministro degli…

Pubblicato il: 16/12/2011 – 20:28
Le reazioni: «Momento di gioia per tutto il Paese»

«È una grande soddisfazione, frutto di un impegno congiunto dell`unità di crisi e degli organismi che si sono occupati della vicenda» ma anche del grande lavoro di Emergency. Così il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, commenta la notizia dell`avvenuto rilascio di Francesco Azzarà. Il direttore dell`organizzazione di cooperazione internazionale, Gino Strada, decide di esternare la sua gioia solo dopo averne avuta la conferma ufficiale: «È stato un lavoro di 4 mesi molto faticoso. La situazione in Darfur è estremamente complessa e abbiamo lavorato a stretto contatto con le autorità del posto. Finisce un incubo, non ne potevamo più».
«L`esperienza di questo ragazzo ha davvero colpito tutti – spiega il sindaco di Motta San Giovanni, Paolo Laganà –. E il suo rilascio corona le nostre aspettative e ripaga l`impegno e la mobilitazione di tutti».
«La notizia della liberazione di Francesco Azzarà ci riempie di gioia. La sua foto, con cui Roma chiedeva il suo rientro a casa, campeggia dal 16 settembre in piazza del Campidoglio, e rimuoverla non può che renderci estremamente felici», afferma il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno. Il primo cittadino di Milano, Giuliano Pisapia, osserva che il capoluogo lombardo, che «si è unito a Emergency nella mobilitazione nazionale e internazionale per cercare di riportare a casa Azzarà, gioisce per la sua liberazione. Mi auguro di poterlo incontrare presto, magari proprio a Palazzo Marino dove è stata esposta la sua foto e l`appello affinchè gli fosse restituita la libertà».
«Sono vicino alla famiglia di Francesco, un giovane impegnato attivamente nella cooperazione e nel sostegno alle popolazioni dei paesi dove ancora infuriano profondi conflitti – scrive il sindaco di Torino, Piero Fassino – e mi auguro che le sue condizioni generali siano buone». Matteo Renzi, primo cittadino di Firenze, esulta: «Abbiamo sempre sperato in una conclusione positiva di questa vicenda, che finalmente è arrivata, ed ora tutta la città abbraccia idealmente Francesco, la sua famiglia ed Emergency».
«Sono realmente commosso ed emozionato: era una notizia che attendevamo con ansia», dice il sindaco di Reggio Calabria Demetrio Arena. «A nome di tutti i calabresi voglio esprimere un sentito ringraziamento alle autorità italiane che hanno operato con grande professionalità e discrezione per raggiungere questo importante obiettivo», afferma il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti.
Soddisfatto anche il presidente del consiglio regionale, Francesco Talarico, che spiega: «Intendo mettermi in contatto  coi familiari di Francesco, che è simbolo e caso-limite dei tanti giovani calabresi impegnati attivamente nella cooperazione e negli aiuti alle popolazioni dei paesi devastati da feroci conflitti, augurandomi che le sue condizioni generali siano buone e che al più presto possa rientrare in Italia». Anche Giuseppe Raffa, presidente della Provincia di Reggio Calabria, saluta «con grande entusiasmo la liberazione  di Francesco che restituisce alla famiglia e alla nostra comunità un giovane dagli elevati valori civili, morali e sociali, che lo hanno contraddistinto in questi anni nella sua attività di volontario».
Per Lella Golfo (Pdl), «il merito di questa conclusione è certamente tutto della squadra che dalla Farnesina ha condotto una difficile trattativa con estrema serietà e rigore, l`ambasciatore Armando Barucco e il consigliere Claudio Taffuri in primis». Angela Napoli (Fli) esprime «grande soddisfazione per la tanto attesa e dovuta liberazione del calabrese Francesco Azzarà». Polemico Franco Laratta (Pd): «C`è amarezza per lo scarso interesse nazionale per la sorte di Francesco. E il ministro Frattini non ha mai inteso riferire in Parlamento nonostante le nostre pressanti richieste». Maria Grazia Laganà Fortugno (Pd) sottolinea il decoro sempre dimostrato dai genitori di Francesco: «Sono stati un esempio di dignità, che hanno mantenuto anche nelle fasi più buie e angosciose di questo incubo, fortunatamente adesso concluso. Francesco sta bene, tornerà da loro e dai tanti amici di Motta San Giovanni che, in questi mesi, lo non hanno mai dimenticato, neppure per un solo istante».

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