Voragine nelle casse del Comune di Reggio, Scopelliti in Procura: «Ho chiarito la mia posizione»

REGGIO CALABRIA Si è concluso l`interrogatorio del governatore Scopelliti davanti alla Procura della Repubblica. Il presidente della Regione, assistito dall`avvocato Aldo Labate, è stato sentito per due ore circa dal procuratore Pignatone, dall`aggiunto Sferlazza e dai sostituti Tripodi e Ombra che hanno coordinato l`indagine sulla voragine delle casse comunali che si aggira attorno a 170 milioni di euro, di cui 80 milioni sarebbero stati oggetto di presunti reati. Uscendo dalla Procura, Scopelliti ha dichiarato: «Ho soltanto chiarito la mia posizione rispetto alle vicende contestate evidenziando, così come è scritto nella relazione degli stessi ispettori ministeriali, il distinguo delle competenze in capo ai dirigenti e quelle in capo alla politica. In qualità di sindaco ho dimostrato in maniera chiara la mia estraneità sulla vicenda che mi sembra sia stata lineare. Sono sereno e tranquillissimo e ritengo che i procuratori dovranno valutare assieme ai sostituti la mia posizione che è stata naturale».
Il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, che per otto anni ha ricoperto la carica di sindaco della città dello Stretto, è arrivato alle 14.40 al Cedir, sede del Tribunale. Sulle gravissime irregolarità contabili dell`ente di Palazzo San Giorgio, la Procura reggina ha aperto nei mesi scorsi un`inchiesta in cui Scopelliti è indagato per falso in atto pubblico.