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Regione, approvato il bilancio di previsione 2012

REGGIO CALABRIA Il consiglio regionale ha approvato il bilancio di previsione 2012 per un importo di circa 9,8 miliardi di euro, al netto della contabilità speciale e comprese le risorse per di 4,4…

Pubblicato il: 21/12/2011 – 0:59
Regione, approvato il bilancio di previsione 2012

REGGIO CALABRIA Il consiglio regionale ha approvato il bilancio di previsione 2012 per un importo di circa 9,8 miliardi di euro, al netto della contabilità speciale e comprese le risorse per di 4,4 miliardi di euro non impegnate nel corso dell`esercizio precedente. Il bilancio è passato con i voti della maggioranza di centrodestra. Il 48,7% è rappresentato da spese destinata alla sanità ed il 27,8% da risorse relative al Por ed ai fondi Fas. La spesa finanziata con risorse autonome è dell`8,1%. Tra i vari interventi, il documento prevede fondi pari a 700mila euro nel settore delle infrastrutture rurali e delle opere pubbliche di bonifica. Previsti inoltre finanziamenti per l’attuazione del diritto allo studio (300mila euro) per le manifestazioni fieristiche (560mila), per la difesa del suolo e delle foreste (53mila), per l’incentivazione del flusso turistico (3 milioni), per il trasporto pubblico (78 milioni) e per le comunità montane (640mila). La manovra approvata, sul versante delle entrate, comporta nel 2012 un aumento di 15 milioni di euro rispetto al 2011. Inoltre, prevede l’eliminazione o la riduzione di tutte le spese non sorrette da specifiche leggi regionali, ad eccezione di quelle sorrette da specifiche convenzioni o che sono ritenute non comprimibili o comunque difficilmente eliminabili; il taglio del 15% delle spese di funzionamento rispetto al 2011; 70 milioni di euro circa per il lavoro ed il precariato, di cui 32,5 milioni per gli Lpu, 18 milioni di euro per l’ex fondo sollievo; 9,5 milioni di euro per altro precariato.
Il Bilancio 2012 prevede inoltre 53 milioni di euro per il comparto di spesa inerente la forestazione, i fondi di dotazione dell’Arssa (37 milioni di euro), Arpacal (15 milioni di euro) e Arcea (2 milioni di euro). Trenta milioni sono destinati al ripiano del debito della sanità ante 2005; 125 milioni di euro circa per i trasporti, di cui 25 spalmati nel quinquennio 2012-2016 per il ripiano dei debiti pregressi. I fondi destinati alle Province a seguito delle funzioni trasferite con la legge 34/2002, ammontano a 57 milioni di euro. Infine, una parte dei tagli è stata destinata per 15 milioni al pagamento delle rette socio-sanitarie; otto milioni per incentivare le attività economiche nell’area di Gioia Tauro; 4,5 milioni di euro a contributi per mutui da parte degli enti locali per opere di interesse pubblico.
Prima di chiudere il sipario sul 2011, il consiglio regionale ha affrontato la questione relativa alla Fondazione Campanella. É stato infatti approvato un documento attraverso il quale si tenta di superare i rilievi mossi recentemente dalla Corte costituzionale. La prima bocciatura sollevata dalla Consulta si riferiva a una violazione del Piano di rientro e dei poteri del commissario ad acta nel momento in cui la Fondazione veniva trasformata da ente di diritto privato in azienda pubblica. «Il Consiglio – riferisce Nazzareno Salerno – ha superato questo rilievo attraverso l`acquisizione della natura giuridica pubblica della Fondazione al momento in cui il governatore procederà alla cancellazione della stessa dal registro delle persone giuridiche private». Il secondo rilievo invece sanzionava la possibilità per la “Campanella” di stipulare contratti di lavoro senza selezionare il personale attraverso concorsi pubblici. Rilievo che viene superato, secondo Salerno, «autorizzando la Fondazione a bandire procedure di selezione del personale conformi a quelle pubbliche previste per l’accesso ai ruoli degli enti del Ssn. Solo successivamente al suo riconoscimento come ente di diritto pubblico, potrà essere assunto il personale risultato idoneo». Con la nuova delibera, su cui hanno votato contro Italia dei valori e Battaglia (Pd), viene inoltre posticipata l`abrogazione delle norme che consentono la vita della Fondazione come ente di diritto privato, fino al momento in cui la stessa acquisterà la personalità di diritto pubblico.

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