Successo del "Mistero buffo" rivisto da Paolo Rossi Il bel dono di Natale del Masciari ai catanzaresi

Un regalo di Natale arrivato con un pizzico di anticipo quello che la cooperativa che gestisce il teatro Masciari, guidata da Andrea Ferrara, ha voluto fare al pubblico catanzarese. Ieri sera infatti uno straordinario Paolo Rossi ha portato in scena “Mistero buffo pop 2.0”, rivisitazione dell`opera di Dario Fo che segna il ritorno dell`attore in Calabria (l`ultima apparizione risale a tre anni fa, quando fu ospite del Roccella jazz) e il suo battesimo su un palco storico del capoluogo di regione.
L`attore, accompagnato in scena da Emanuele Dell`Aquila, esecutore di splendide musiche e suo compagno di viaggio, ha coinvolto il pubblico a più riprese nello spettacolo. Profondamente diverso dalla versione di Fo, Mistero buffo ha entusiasmato la platea che, tra una risata e l`altra, ha trovato numerosi spunti su cui riflettere.
Si è partiti da un interrogativo di base: se Gesù oggi tornasse tra noi chi sarebbe? L`effervescente Rossi ha via via reinterpretato alcuni aneddoti tratti dalla Bibbia tuffandosi nella più stretta attualità.
Sul palcoscenico, oltre a un tavolo e qualche sedia, elemento centrale è un manichino a impersonare un immigrato che diventa, sul finale, chiave di volta dell`intero spettacolo.
A impreziosire ancora di più l`opera in versione pop la presenza dell`attrice Lucia Vasini, straordinaria nel ruolo della Madonna ai piedi della croce. Un monologo, il suo, di grande intensità recitato in dialetto padano e accompagnato da una gestualità tale da renderlo unico.
Non sono mancati i riferimenti alla politica. «Purtroppo – ha sottolineato ironicamente Paolo Rossi – devo registrare la perdita di una persona che mi ha ispirato lungamente», e via battute sul Cavaliere e sulle sue gesta, lontane anni luce dall`era Monti.