REGGIO CALABRIA Gli stipendi alla Multiservizi non arrivano? Un consigliere comunale amico è molto utile. Alla peggio, gli si può chiedere di intervenire presso le alte sfere. La più alta che c`è: quella del governatore della Regione, Peppe Scopelliti. Domenico Condemi, uno degli uomini finiti in manette ieri con l`accusa di associazione mafiosa, si faceva portavoce, con il politico legato al “suo” clan, Giuseppe Plutino, delle istanze dei lavoratori della Multiservizi. «Vedi che questi ragazzi – gli dice al telefono il 10 maggio scorso, mentre il consigliere si trova a Catanzaro – si stanno lamentando che hanno due mesi di stipendio arretrati». Plutino cerca di rassicurare l`amico («domani gli do notizie, stiamo lavorando»), che lo incalza: «Parla con il governatore, vedi là che devi fare, va bene?». D`altra parte Plutino, che già in passato ha avuto problemi con la giustizia, ha un buon rapporto con Scopelliti, almeno stando a quanto si dicono al telefono due delle persone intercettate. A Filippo Condemi, il 18 maggio un amico riferisce che «Peppe Scopelliti (il Presidente della Regione), in mattinata, aveva chiamato suo cugino, ovvero Plutino, prendendolo in giro e dicendo che Berna (un altro dei candidati di punta del Pdl, ndr) gli voleva fregare l’assessorato». L`amico commentava la telefonata di Scopelliti «come segno evidente che Pino oramai sia dentro, provocando la reazione orgogliosa di Filippo Condemi, che ribatteva che le elezioni erano riusciti a vincerle da soli, senza cioè l’appoggio di Nucera». I due, poi, si spingevano a prevedere la candidatura di Plutino alla Regione. Un progetto ambizioso. Al quale le indagini dell`antimafia reggina hanno messo fine.
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