ROSARNO Le dichiarazioni della pentita Giuseppina Pesce hanno consentito ai carabinieri, su delega della Dda di Reggio Calabria, di infliggere un nuovo colpo al clan egemone a Rosarno. I militari dell`Arma hanno infatti arrestato due persone e sequestrato tre aziende, i cui beni hanno un valore complessivo di oltre un milione e 200mila euro.
Gli uomini del comando provinciale di Reggio Calabria e del Ros hanno arrestato Rocco e Gaetano Palaia, di 62 e 35 anni, padre e figlio, trovati in possesso di un revolver calibro 357 magnum e di una pistola semiautomatica calibro 7,65. Le tre imprese a cui sono stati apposti i sigilli (per violazioni della normativa in materia di smaltimento dei rifiuti) sono di proprietà della famiglia Palaia, considerata dagli investigatori un “satellite” del clan Pesce.
Sequestrata anche una cassaforte, nascosta in una casa disabitata nella disponibilità della potente consorteria, in cui erano custoditi preziosi e orologi in oro massiccio, che sarebbero stati il provento di una rapina compiuta in una gioielleria della Piana.
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