La presa d`atto della gravità della crisi, che continua a produrre effetti pesanti soprattutto sul piano occupazionale; l`esigenza di agevolare l`accesso al credito per le imprese; la revisione del patto di stabilità e l`attacco alla burocrazia. Sono questi i punti prioritari che Giuseppe Speziali, insediatosi nella carica di presidente di Confindustria Calabria, ha posto come cruciali per il rilancio dell`economia regionale. L`imprenditore ha inoltre parlato dell`eliminazione dei ritardi nei pagamenti alle imprese, di edilizia e opere infrastrutturali, ma anche di ricerca e innovazione.
Assieme ad alcuni dei componenti della giunta dell`associazione – Giuseppe Gatto (presidente Catanzaro), Nuccio Caffo (Giovani), Giuseppe Pugliese (Piccola Industria), Romano Emilio Bennardo (Crotone) e il direttore Luigi Leone – Speziali indicato le linee di azione lungo cui si svilupperà il suo mandato.
«In questo momento particolare e difficile per il Paese e per la Calabria, è mia intenzione coinvolgere le altre categorie produttive, le parti sociali e l`Abi in un tavolo di confronto che si occupi di stabilire un percorso comune. Le risorse disponibili sono poche e per questo è necessario lavorare per rendere efficienti tutti i passaggi», ha affermato il neopresidente degli industriali calabresi. Tra le priorità, la questione dell`accesso a credito: «In Calabria, dove c`è il costo del denaro più alto d`Europa, al di là delle parole, ci sono istituti che non riescono a seguire le aziende nei processi di ristrutturazione del debito e questo è un ostacolo anche per il mantenimento delle imprese. Accanto alle misure già predisposto dalla Regione serve una task force per la messa punto di nuovi strumenti concordati».
Speziali, inoltre, ha sottolineato i limiti della burocrazia: «È lì che si concentra la sclerotizzazione dei processi amministrativi e si generano ritardi nei pagamenti e nelle procedure con effetti devastanti per le imprese. Abbiamo sensibilizzato la Regione perché approvi subito la regionalizzazione del Patto di stabilità, una soluzione improntata all`efficienza che consentirebbe di liberare risorse per 100 milioni già nel 2012. A ciò va aggiunta la “nettizzazione” dei fondi comunitari che metterà a disposizione, in Calabria, risorse per 126 milioni in più per ogni anno fino al 2014».
Un`ottimismo che però fa a pugni con la condizione recessiva dell`economia: «La situazione è pesante sul piano dell`occupazione, con dati che peggiorano di mese in mese. Da questo punto di vista – ha aggiunto Speziali – è necessaria una riflessione comune per attuare interventi di incentivazione dell`occupazione, soprattutto giovanile, attraverso strumenti semplici e flessibili. È necessario operare per incentivare l`imprenditoria giovanile e in questo senso potrebbe essere molto utile l`introduzione della No tax area». Il neopresidente di Confindustria ha concluso con l`appello al mondo politico, al quale peraltro egli stesso è direttamente legato, affinché «la Calabria diventi una priorità nell`agenda dello sviluppo» del Paese.
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