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`Ndrine a Milano, confermata in appello la condanna per Pepè Onorato

MILANO È stata confermata dalla Corte d`appello di Milano la condanna in primo grado per il boss della `ndrangheta Pepè Onorato (25 anni di reclusione) e per altre 14 persone, accusate a vario tito…

Pubblicato il: 23/12/2011 – 17:12
`Ndrine a Milano, confermata in appello la condanna per Pepè Onorato

MILANO È stata confermata dalla Corte d`appello di Milano la condanna in primo grado per il boss della `ndrangheta Pepè Onorato (25 anni di reclusione) e per altre 14 persone, accusate a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso, riciclaggio, estorsione e usura. Pene ridotte invece per altri 11 imputati, anche loro arrestati nel luglio del 2008 nell`operazione “Metallica” coordinata dalla Dda, che ha decapitato l`organizzazione controllata dall`anziano boss di Reggio Calabria Pepé Onorato dal suo “ufficio” all`interno dell`Ebony bar in via Vallazze a Milano. Un sistema che attraverso estorsioni, traffico di droga e prestiti a tasso di usura a imprenditori si procurava denaro da reinvestire in attività commerciali e nell`acquisto di opere d`arte. In particolare per Antonio Ausilio, già condannato per l`omicidio dell`avvocato milanese Maria Spinella, uccisa a colpi di pistola davanti alla sua abitazione nell`ottobre del 2006, la pena è stata ridotta da 24 a 21 anni e 6 mesi di reclusione. Condanna a 17 anni e 6 mesi di reclusione (in primo grado erano 20) per Giuseppe Oreste Trovato, altro esponente di spicco del clan, e pene lievemente ridotte anche per Emilio Capone e Vincenzo Pangallo, ritenuti rispettivamente l`autista e il braccio destro del boss, e per Salvatore Accarino, che si sarebbe occupato di riciclare denaro per conto dell` organizzazione criminale. I condannati, reclusi nelle carceri di San Vittore e Opera (Milano), hanno inveito in aula contro i magistrati quando il presidente della Corte d`appello Marta Malacarne ha letto la sentenza – le cui motivazioni verranno depositate entro 90 giorni – che ha confermato anche il sequestro dei beni sottratti all`organizzazione criminale. Il sostituto procuratore generale di Milano Laura Barbaini lo scorso ottobre aveva proposto la conferma della condanna in primo grado di Onorato a 25 anni di carcere e degli altri imputati a pene fino a 24 anni di reclusione, oltre alla confisca di case e attività commerciali. I legali invece avevano chiesto l`assoluzione dei loro assistiti, «per non aver commesso i fatti contestati».

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