PALMI Francesco Pesce, figlio del boss Salvatore, nel 2006 tentò di sequestrare la moglie, Ilaria La Torre, che lo aveva lasciato recandosi, assieme ad altre tre persone, armati di un kalashnikov, di una pistola e di un fucile, a casa dei genitori della ragazza. Ilaria La Torre si salvò però dal sequestro perché si era rifugiata altrove. È quanto emerge dai verbali della nuove dichiarazioni della pentita Giuseppina Pesce, sorella di Francesco, depositati dal pm Alessandra Cerreti nel processo “All inside” alla cosca Pesce in corso a Palmi. Sulla base delle nuove affermazioni della pentita sono state formulate agli imputati nuove imputazioni. Giuseppina Pesce, infatti, ha parlato anche di una rapina compiuta dalla cosca capeggiata dal padre Salvatore in una gioielleria di Rosarno nel febbraio del 2005. Il pm Cerreti ha contestato nuove accuse a un altro imputato del processo, Domenico Varrà, impiegato del Comune di Rosarno. Secondo il pm, tra l`altro, Varrà avrebbe fornito ai Pesce moduli prestampati del Comune di Rosarno che sarebbero stati falsificati per certificare rapporti di parentela inesistenti per consentire l`autorizzazione ai colloqui in carcere.
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