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Bomba contro il centro minori, il bilancio poteva essere più pesante

LAMEZIA TERME La bomba esplosa davanti all`ingresso del centro per minori realizzato dalla comunità “Progetto sud” di don Giacomo Panizza, a Lamezia Terme, sembra essere molto più di un avvertiment…

Pubblicato il: 26/12/2011 – 11:11
Bomba contro il centro minori, il bilancio poteva essere più pesante

LAMEZIA TERME La bomba esplosa davanti all`ingresso del centro per minori realizzato dalla comunità “Progetto sud” di don Giacomo Panizza, a Lamezia Terme, sembra essere molto più di un avvertimento. Un ordigno rudimentale ma dotato di una forte potenza distruttiva. Il bilancio poteva essere molto più pesante. I nove minori stranieri ospiti della struttura di via dei Bizantini  erano, infatti, rientrati solo da pochi minuti. I volontari della comunità li avevano portati a fare una passeggiata. Erano spaventati dopo che, intorno alle 20, una prima bomba era stata fatta esplodere davanti un negozio distante solo una cinquantina di metri dal centro. Per distrarre i ragazzi era stato così deciso di fare una passeggiata. Al loro rientro però il nuovo terribile scoppio. La deflagrazione ha mandato in frantumi il marmo dell`ingresso, ha divelto la porta in ferro e bucato la porta in legno. Sul posto sono giunti i carabinieri che hanno effettuato i rilievi a caccia di elementi che possano dare una mano alle indagini. Lo stesso don Giacomo Panizza in mattinata è stato ascoltato dagli inquirenti dell`Arma. Due, secondo quanto si è appreso, le piste su cui si lavora. La prima collega quanto avvenuto ieri notte alla lunga scia di episodi criminali avvenuti in quella parte di Lamezia Terme nelle scorse settimane, come il ferimento avvenuto davanti a un bar e i colpi esplosi contro le vetrine di una sala da barba. L`altra invece porta alla serie di intimidazioni di cui è rimasto vittima negli anni don Panizza. Non è, infatti, la prima volta che subisce atti intimidatori il sacerdote, a cui era già stata assegnata una scorta. Don Panizza dal 2002 gestisce un immobile confiscato alla famiglia Torcasio al cui interno sono ospitati i servizi della comunità “Progetto Sud”. Dal 31 agosto è attivo il centro per minori stranieri, nello stesso stabile sono attivi altri servizi di solidarietà e ha la sua sede la Federazione per il superamento dell`handicap (Fish). Raggiunto telefonicamente don Giacomo mostra comunque serenità, la sua unica preoccupazione sono gli ospiti della struttura «terrorizzati per quanto è accaduto. I nostri sforzi adesso sono concentrati per fargli superare il prima possibile questa brutta esperienza».

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