Un Natale tragico, quello vissuto dalla comunità del circo Weber, che in questi giorni ha allestito i suoi tendoni a Catanzaro. Due dei suoi addetti, fratelli di origini bosniache, forse sotto gli effetti dell`alcol, hanno dato vita a un gioco pericoloso le cui conseguenze sono state drammatiche.
Ratko Peijc, 52 anni, ha “sfidato” il germano cinquantenne, invitandolo ad accarezzare una tigre. I due si sono avvicinati alla gabbia, probabilmente con i riflessi rallentati per aver bevuto qualche bicchiere di troppo e, dunque, con una scarsa reattività. L`animale, a quanto pare, con una zampata ha praticamente strappato l`avambraccio dei più giovane dei Peijc, procurandogli danni gravissimi. La corsa all`ospedale Pugliese si è rivelata inutile. L`uomo ha perso la funzionalità della mano a causa della recisione dei tendini.
A quel punto, nel fratello maggiore, sono scattati il rimorso e la disperazione. Ratko Peijc non riusciva a darsi pace. Anche perché, recentemente, la sua famiglia era stata colpita da un`altra tragedia: il lutto per la scomparsa di un altro fratello. Un dolore che lo ha sopraffatto, anche perché si sentiva responsabile dell`aggressiva reazione della tigre. Il bosniaco, così, ha deciso di togliersi la vita. Si è impiccato in prossimità di un centro commerciale non lontano dal luogo in cui si trova allestito il circo, che ha proseguito regolarmente la sua attività.
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