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Adescava minori grazie alla Playstation

L`esca era la Playstation. Una volta caduti nella trappola i minori erano costretti a subire massaggi, baci e ogni tipo di abuso. La viglia di Natale i carabinieri  del Nucleo operativo e radiomobi…

Pubblicato il: 28/12/2011 – 16:51
Adescava minori grazie alla Playstation

L`esca era la Playstation. Una volta caduti nella trappola i minori erano costretti a subire massaggi, baci e ogni tipo di abuso. La viglia di Natale i carabinieri  del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Reggio Calabria hanno tratto in arresto E.R., di anni 34, filippino, con l’accusa di violenza sessuale aggravata e continuata ai danni di minori.?L’indagine ha avuto inizio grazie alla denuncia della madre di uno dei bambini che ha subito l’atto sessuale. La donna ha riferito di aver rinvenuto in un`occasione, all’interno della tasca dei pantaloni del proprio figlio, una banconota da 20 euro della quale, ovviamente, non giustificava il possesso da parte del minore. Il bambino, su richiesta della madre, raccontava di averle ricevute da uno straniero come compenso che quest’ultimo elargiva in cambio di massaggi. Il minore aggiungeva di essere stato invitato altre volte nell’abitazione dell`uomo con la scusa di giocare alla Playstation e, una volta lì, anche in presenza di altri minori, di essere stato massaggiato in tutto il corpo, comprese le parti intime. In un caso il piccolo era stato completamente denudato e poi cosparso d’olio per massaggi. Altre volte, invece, il filippino metteva in visione dei film pornografici in cui diceva ai bambini che le persone nel film facevano “bunga bunga” e che la stessa cosa avrebbe voluto fare lui con loro. Il minore ha raccontato, inoltre, che ogniqualvolta entrava in casa veniva salutato dal filippino con un bacio sulle labbra e che poi veniva accompagnato in camera da letto dove veniva costretto a sdraiarsi e, mentre era occupato a giocare con la Playstation, a subire massaggi in tutto il corpo, comprese le parti intime. Dopo la denuncia della madre sono iniziate le indagini dell`Arma. I militari hanno accertato innanzitutto la perfetta corrispondenza tra la descrizione dell’appartamento, dell’arredamento e delle suppellettili fatta dai minori e la realtà. Anche le intercettazioni telefoniche confermavano una certa “attenzione” dell’individuo verso i soggetti di minore età. L’uomo è ora ristretto nel carcere di Reggio Calabria con l’accusa di violenza sessuale aggravata e continuata su minori e di prostituzione minorile.

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