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Il presidente dell`Ordine dei giornalisti: «Spezzeremo la catena delle complicità»

ROMA «Desidero assicurarvi che non mi sfugge la fondamentale importanza della stampa libera, indipendente e articolata per il bene del nostro Paese». Lo ha ha detto il presidente del Consiglio Mari…

Pubblicato il: 29/12/2011 – 14:11
Il presidente dell`Ordine dei giornalisti: «Spezzeremo la catena delle complicità»

ROMA «Desidero assicurarvi che non mi sfugge la fondamentale importanza della stampa libera, indipendente e articolata per il bene del nostro Paese». Lo ha ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti alla conferenza stampa di fine anno. Il premier ha ricevuto dal presidente nazionale dell`Ordine dei giornalisti, il calabrese Enzo Iacopino, la tessera professionale.
Introducendo l`incontro, Iacopino ha lanciato un monito a difesa della categoria: «Quanti sanno che nel nostro istituto di previdenza non c`è neanche un centesimo di fondo dello Stato, quanti sanno che l`Inpgi affronta interventi di solidarietà senza soldi dello Stato? Pochi lo sanno. Non chiediamo privilegi né per noi né per altri, chiediamo un confronto prima di ogni decisione». «Chiediamo solo di essere ascoltati e di far comprendere che la crisi che attraversa il mondo dell`informazione rischia di spegnere molte voci che garantiscono il pluralismo», ha sottolineato, citando poi i dati dell`osservatorio Ossigeno e di Freedom House su intimidazioni e minacce della criminalità: «Possiamo sperare che si affrontino i problemi senza pregiudizi? Vogliamo continuare a servire i cittadini, ma questo dipende anche da lei e dalle scelte che il suo governo farà». Un passaggio anche sulla questione dei compensi e soprattutto sul futuro dei giovani: «Nel 2010 il 62 per cento dei colleghi che svolgono lavoro autonomo ha dichiarato un reddito inferiore a cinquemila euro – ha aggiunto Iacopino – e ci sono aziende editoriali che prendono contributi dallo Stato ma compensano il lavoro giornalistico con due euro lordi ad articolo: è questa la nostra casta? Sono i nostri figli, costretti a un capolarato non degno di un Paese civile. Qual è il futuro che un giovane può sognare?». I giornalisti, ha assicurato il presidente, faranno la loro parte: «Spezzeremo la catena delle complicità anche con la carta deontologica approvata a Firenze, in nome di un impegno – ha concluso – che solo l`Ordine dei giornalisti può garantire».
Iacopino ha regalato al premier una tessera da giornalista. Una tessera, ha detto il presidente calabrese «che hanno avuto in tasca giornalisti come Pippo Fava, Mariagrazia Cutuli e tanti altri morti per raccontare la verità». Una tessera «che aveva anche Giorgio Bocca la cui morte ha reso più triste questo Natale. Ci piacerebbe essere rispettati da vivi piuttosto che essere ricordati da morti». Monti ha gradito il regalo e ha aggiunto: «La considero una promozione, tanti anni fa sono stato pubblicista, non mi sfugge la fondamentalissima importanza della stampa indipendente per la vita del Paese».

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