REGGIO CALABRIA Dopo la diffida delle scorse settimane, ora c`è il decreto del commissario ad acta per l`emergenza sanitaria calabrese. Renato Carullo è stato reintegrato nel ruolo di direttore generale dell`Asp di Reggio. Chiariamo subito che si tratta di un provvedimento obbligato dopo la formale diffida avanzata nelle scorse settimane dal Tribunale del lavoro al governatore Peppe Scopelliti.
Nel provvedimento adottato dai giudici si disponeva che il commissario ad acta per l`emergenza sanitaria in Calabria (cioè lo stesso Scopelliti) desse esecuzione al provvedimento entro trenta giorni dalla sua emanazione che risale al 23 novembre.
In realtà, già nei mesi scorsi il Tribunale si era determinato per il reintegro di Carullo. Tale reinserimento era stato però bloccato dal commissario ad acta attraverso l’adozione di un decreto con il quale si dichiarava che Carullo non poteva riassumere le funzioni di Dg, per come ordinato dal Tribunale, poiché lo stesso era già decaduto automaticamente in conseguenza del precedente commissariamento della sanità calabrese operato, nel luglio 2010, dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Peccato che tale tesi sia stata smentita dai tecnici ministeriali del “tavolo Massicci” che non menzionano la nomina dei direttori generali di Asp e Aziende ospedaliere tra i poteri del commissario ad acta. «Si tratta di provvedimenti – si legge nel verbale dell`ultima riunione romana – non direttamente e immediatamente presupposti o correlati o necessari ai fini dell’attuazione del Piano di rientro.
Attualmente l`Azienda sanitaria di Reggio Calabria è guidata dal commissario Rosanna Squillacioti, ex sindaco di Montauro (Cz), e molto vicina, politicamente parlando, alle posizioni del presidente della Regione.
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