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Ancora morti nelle carceri, un calabrese è deceduto a Barcellona Pozzo di Gotto

ROMA Altro decesso nelle carceri italiane. Nell`ospedale psichiatrico giudiziario (Opg) di Barcellona Pozzo di Gotto, questa notte è morto un internato di 56 anni. «L`uomo, originario della Calabri…

Pubblicato il: 02/01/2012 – 15:38
Ancora morti nelle carceri, un calabrese è deceduto a Barcellona Pozzo di Gotto

ROMA Altro decesso nelle carceri italiane. Nell`ospedale psichiatrico giudiziario (Opg) di Barcellona Pozzo di Gotto, questa notte è morto un internato di 56 anni. «L`uomo, originario della Calabria – denuncia l`associazione Antigone – era da tempo gravemente malato e in condizioni di salute precarie, costretto a far ricorso alle bombole a ossigeno». «A quanto ci risulta – spiega Dario Stefano Dell`Aquila, componente del direttivo nazionale dell`associazione – l`uomo si era visto prorogare la misura di sicurezza per ben quattordici volte. Un dato che dimostra come il sistema delle proroghe possa trasformarsi nella pratica in una pena senza fine, in un ergastolo bianco come si dice in gergo». «Questa ennesima morte dimostra – aggiunge – che è sempre più urgente giungere alla chiusura di questi veri e propri manicomi giudiziari». «Secondo i dati a nostra disposizione – conclude Dell`Aquila – con questa sono undici le morti avvenute nei sei Ospedali psichiatrici giudiziari negli ultimi 12 mesi dove in totale sono rinchiuse circa 1.400 persone. In particolare l`Opg di Barcellona Pozzo di Gotto conta la presenza di poco meno di trecento internati (271) e questa è la terza morte nel giro degli ultimi sei mesi, dopo i suicidi registrati a luglio e a settembre».
CAPODANNO TRAGICO NELLE CARCERI Un inizio d`anno tragico nelle carceri italiane, afflitte da un cronico sovraffollamento che comporta condizioni di vita insostenibili. Un detenuto si è tolto la vita impiccandosi nel penitenziario delle Vallette 1, a Torino. Un secondo è morto nella prigione di Trani 2 per cause ancora da accertare. E ci sono stati anche due tentativo di suicidio a Vasto e Vigevano. Secondo i dati dei sindacati di polizia penitenziaria, nel 2011 sono 66 i detenuti che si sono uccisi.
C. A., un romeno di 37 anni in attesa di giudizio, si è impiccato con un lenzuolo nella sua cella nel carcere delle Vallette un paio d`ore prima della mezzanotte. A Trani, durante un giro di ispezione, gli agenti della polizia penitenziaria hanno trovato cadavere un detenuto di 34 anni, Gregorio Durante di Lecce, detenuto per reati contro la persona e il patrimonio. I genitori dell`uomo, secondo i quali il figlio non era in condizioni fisiche tali da poter sopportare il regime carcerario, chiedono che si faccia chiarezza sulle circostanze della morte. «Nel carcere di Trani – sottolinea il vicesegretario
generale nazionale dell`Osapp, Domenico Mastrulli – ci sono circa 400 detenuti uomini e 39 donne contro una capienza regolamentare di 233 posti letto». Dopo la denuncia presentata dai familiari, la Procura della Repubblica locale ha aperto un`inchiesta sulla morte di Durante. L`ipotesi di reato è di omicidio colposo a carico di sconosciuti. I parenti del recluso da tempo avevano chiesto la scarcerazione dell`uomo per incompatibilità con il regime carcerario, in seguito ai postumi di encefalite virale che l`aveva colpito in passato.

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