La giornata musicale al carcere minorile di Catanzaro

CATANZARO Nell’ambito delle attività  ricreative e formative messe in atto dalla direzione dell’Istituto penale per i minorenni “Silvio Paternostro” di Catanzaro ha avuto luogo nel periodo delle festività natalizie una giornata di svago per i giovani ospiti della struttura. In collaborazione con la Cicas, la Confederazione dei piccoli imprenditori commercianti  artigiani e servizi, si è svolta nella sala biblioteca dell’Istituto del rione Stadio una mattinata musicale nel corso della quale i giovani “ospiti”  hanno assistito attivamente e su base volontaria alla esibizione del gruppo musicale Gdl Band.  In verità una versione ridotta del gruppo che si esibisce di solito con un numero maggior di componenti per via delle dimensioni contenute dell’ auditorium,  improvvisato ma comunque più che sufficiente a garantire un buon livello acustico e la sentita partecipazione del pubblico. Tre gli artisti che hanno ricevuto gli applausi dei presenti e il plauso della direzione e degli operatori dell’Istituto: la voce solista di Mara Franconieri, la tastiera di Gianfranco Caroleo e la batteria di Giuseppe Correnti.
Oltre ai ragazzi hanno assistito alla performance canora della Gdl Band gli operatori dell’Istituto – unità di polizia penitenziaria ed educatori –  e una delegazione della Cicas guidata dal presidente nazionale Giorgio Ventura. Il repertorio offerto ha spaziato per i diversi filoni della musica italiana favorendo il coinvolgimento diretto dei ragazzi e invogliarli alla esibizione diretta come nel più classico dei karaoke.  Dopo qualche ritrosia più che comprensibile il ghiaccio si è sciolto e più di un intervento canoro ha rivelato insospettate doti canore. Un po’ di cantautori, la sempre presente Mina, qualche passaggio nel folk, il rientro su note più consone ai gusti comuni a tutta l’adolescenza, primo fra tutti l’immancabile Gigi D’Alessio eseguito anche a memoria senza l’aiuto del testo sullo schermo.
Lo spettacolo si è svolto in due tempi intervallati da un piccolo rinfresco che ha aiutato a superare la comprensibile ritrosia degli ospiti mista alla curiosità per la particolare situazione detentiva dei giovani che comporta accorgimenti  dettati dalla lunga esperienza degli educatori e codificati in un modello organizzativo teoricamente appropriato e praticamente  svolto. E’ un lavoro complesso cui si dedicano figure professionali diverse ma accomunate dal sincero auspicio del raggiungimento degli obiettivi propri di un istituto penale per minori che vuole rispondere nel migliore dei modi alla propria funzione.  Considerato che nel caso specifico l’aspetto sanzionatorio deve necessariamente accompagnarsi all’aspetto formativo, diverse sono le attività complementari svolte nel corso dell’anno che servono a incrementare la cura di sé dei ragazzi, ad acquisire competenze, a favorire positivi processi di cambiamento. In diversi periodi i giovani reclusi hanno seguito corsi di informatica, di pasticceria, di ceramica, di aiuto pizzaiolo, finanche di facitori di custodie per strumenti musicali, al fine di preparare un auspicabile reinserimento non problematico e non traumatico nella società libera.
Per la buona riuscita dell’iniziativa, la Cicas si è avvalsa della collaborazione della New Help onls  (che collabora con Cicas da molti anni).
Soddisfatto dell’iniziativa il presidente Cicas Giorgio Ventura: «E’ stato solo un piccolo momento di aggregazione in una situazione esistenziale difficile, ma per quanto piccolo pensiamo che il nostro gesto possa essere annoverato tra le buone azioni da compiere soprattutto in questo periodo di auguri per un anno che sia positivo per tutti, anche per i giovani ospiti dell’Istituto e per gli operatori che svolgono un lavoro delicato e impegnativo».