Carullo: «Accanimento ingiustificato nei miei confronti»

«Apprendo dalla stampa la notizia di un mio reintegro nel ruolo di direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria, seguito, immediatamente, dalla nomina della dottoressa Squillacioti nel medesimo incarico. Il fatto che vengano nominati due direttori generali a distanza di una manciata di ore, a questo punto, non mi sorprende visto il recente e noto passato. L’unica sensazione che esprimo, nell’attesa di conoscere i contraddittori atti non ancora pervenutimi, è quella di sconcerto per l`enorme confusione che è stata creata nell`Azienda sanitaria reggina, pur di eludere i provvedimenti giudiziari relativi al reintegro del sottoscritto». Lo afferma, in una nota, Renato Carullo. «La circostanza per cui, per la quarta volta in due anni, – aggiunge – l`Azienda sanitaria di Reggio Calabria sia stata accorpata a quella di Locri, per giustificare ancora una volta la mia rimozione, mi fa pensare che vi sia una sorta di accanimento ingiustificato nei miei confronti, che peraltro non mi so spiegare. Sembra chiaro che il caos amministrativo regna nell’Azienda sanitaria reggina posto che tutti gli atti già posti in essere nell’ultimo anno dai vertici della già riunita Asp di Reggio Calabria, sono evidentemente privi di certezza giuridica poiché adottati da organi di un`azienda che si comportava da riunita e che invece riunita forse non era. Immagino che molte risorse utili per il risanamento della sanità reggina saranno impiegate, con danno alla collettività, nella gestione del contenzioso scaturente dalla confusione che si è venuta a creare, per il quale peraltro gli esiti appaiono scontati. Non sembra che gli attori della presente vicenda sembrano curarsi dell’interesse generale sotteso a una corretta e imparziale amministrazione della cosa pubblica. Per stabilire, poi, quali saranno i passi da intraprendere nel prossimo futuro, aspetto di valutare attentamente i provvedimenti, non appena essi mi saranno notificati».