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Caso Fallara, altri sei mesi per fare luce sul buco del Comune di Reggio

REGGIO CALABRIA La Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha chiesto al gip la proroga delle indagini per l’inchiesta sul caso Fallara. In particolare, la richiesta firmata dal procuratore agg…

Pubblicato il: 05/01/2012 – 15:34
Caso Fallara, altri sei mesi per fare luce sul buco del Comune di Reggio

REGGIO CALABRIA La Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha chiesto al gip la proroga delle indagini per l’inchiesta sul caso Fallara. In particolare, la richiesta firmata dal procuratore aggiunto Ottavio Sferlazza e dai sostituti Sara Ombra e Francesco Tripodi riguarda il troncone che vede indagati il governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, ex sindaco di Reggio, e i tre revisori dei conti Carmelo Stracuzzi (oggi in servizio alla Regione Calabria), Domenico D’Amico e Ruggero Alessandro De Medici. Questi ultimi, il 17 novembre dello scorso anno, si erano avvalsi della facoltà di non rispondere, posticipando così ogni eventuale chiarimento a una memoria difensiva che, ancora, non è stata consegnata alla Procura della Repubblica.
La richiesta di proroga delle indagini, invece, sembra dettata dall’esigenza dei magistrati di approfondire quanto dichiarato da Scopelliti nel corso dell’interrogatorio tenuto il 20 dicembre scorso. In quell’occasione, infatti, Scopelliti (accompagnato dall’avvocato Aldo Labate) si è difeso dall’accusa di falso in atto pubblico.
Al centro dell`inchiesta, ricordiamo, c`è una relazione dei periti della Procura sulle casse del Comune che hanno accertato, per i soli due anni oggetto delle indagini e per fatti costituenti presunti reati, un “buco” di 87 milioni di euro, che sarebbero parte dei 170 milioni di cui parlano gli ispettori del ministero dell`Economia per il disavanzo maturato dal 2006 al 2010.
Dalla perizia della Procura sono emerse irregolarità contabili nei bilanci approvati dall`ente nel periodo 2008-2010. Proprio queste irregolarità sono state inserite nelle contestazioni di cui Scopelliti deve rispondere assieme ai tre revisori dei conti che hanno certificato i bilanci del Comune. Inoltre, secondo i pm, ci sono state irregolarità anche in merito ad alcuni pagamenti per i quali sarebbe stato utilizzato un capitolo di spesa diverso rispetto a quello previsto dal regolamento del Comune. Presunti illeciti che Scopelliti avrebbe commesso in concorso con l’ex dirigente del settore Finanze e Tributi di Palazzo San Giorgio Orsola Fallara, morta nel dicembre 2010 dopo avere ingerito acido muriatico.
Intanto, uno dei pm, Francesco Tripodi, si accinge a lasciare gli uffici giudiziari della maggiore città calabrese. Presto prenderà servizio al Tribunale di sorveglianza di Messina. Il Plenum del Csm, infatti, ha accolto la richiesta che il magistrato aveva formulato nei mesi scorsi.

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