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Asilo Charlie Brown, ai domiciliari la direttrice

REGGIO CALABRIA Madre e figlia gestivano un asilo e avrebbero minacciato le insegnanti al fine di indurle a non rivendicare il rispetto dei propri diritti davanti al giudice del lavoro. Per questo …

Pubblicato il: 05/01/2012 – 18:36
Asilo Charlie Brown, ai domiciliari la direttrice

REGGIO CALABRIA Madre e figlia gestivano un asilo e avrebbero minacciato le insegnanti al fine di indurle a non rivendicare il rispetto dei propri diritti davanti al giudice del lavoro. Per questo motivo il gip del Tribunale di Reggio ha disposto gli arresti domiciliari per Marta Sarica, proprietaria della scuola dell`infanzia “Charlie Brown”, e l`obbligo di dimora per la figlia Margherita Sirena Geniale. Le misure sono state notificate questa mattina alle interessate dagli agenti della Terza Sezione “Reati contro la Persona, in danno di Minori e Reati Sessuali”, della questura di Reggio Calabria. Contro la Sarica, inoltre, la misura è stata applicata anche per inadempimento e frode nella fornitura del servizio, in quanto avrebbe falsificato il numero degli alunni al fine di procurarsi un ingiusto profitto dalla corresponsione dei contributi statali, provinciali e comunali, per la gestione di due sezioni artificiosamente create, nonché per abuso dei mezzi di correzione e disciplina. Le indagini sono partite dalla segnalazione di alcune ex collaboratrici della struttura che, durante il periodo in cui hanno lavorato all’interno dell’asilo, avrebbero assistito a episodi di maltrattamenti nei confronti dei piccoli. In seguito alle dichiarazioni rese dai testimoni, il pubblico ministero Tripodi, ha autorizzato intercettazioni ambientali grazie alle quali sarebbe stato possibile far luce sugli episodi che accadevano all`interno dell`asilo. Le immagini raccolte con le telecamere nascoste all’interno della struttura, avrebbero evidenziato gli abusi nei mezzi di correzione e disciplina. La delicata vicenda, per circa un mese, è stata costantemente seguita da occhi elettronici nascosti nella struttura. La vicenda, tuttavia, al di là di questa componente, si è caratterizzata soprattutto per l`accertato convergere di comportamenti illegali nello sfruttamento del lavoro dipendente e di frode in danno della pubblica amministrazione (sulla quantità e qualità dei servizi prestati), mostrando ancora una volta la necessità di adeguati controlli nel settore. L’asilo è stato posto sotto sequestro preventivo e contestualmente affidato ad un curatore nominato dal giudice, per assicurare la normale fruizione della struttura da parte dei bambini iscritti.

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