Minacce al giornalista Nicola Lopreiato Solidarietà dal Cdr del Corriere della Calabria

Una lettera di minacce al giornalista Nicola Lopreiato, caposervizio di Gazzetta del Sud a Vibo Valentia, è stata spedita da Leone Soriano, considerato il capo dell’omonima cosca di Filandari e attualmente detenuto nel carcere di Cosenza. Una missiva di due pagine, in cui a Lopreiato (che ha denunciato l’accaduto ai carabinieri) viene scritto, tra l’altro: «Pensa di più alla tua famiglia che è meglio per tutti». Soriano, che nella stessa lettera se la prende anche con esponenti delle forze dell’ordine ed ex amministratori locali, aggiunge: « Mi hai fatto passare per un morto di fame ma non lo sono. Ho vinto due milioni di euro al gratta e vinci ma non ti dico in che banca sono». L’uomo era stato arrestato nel novembre scorso, insieme ad altre nove persone, nell`ambito dell`operazione “Ragno” coordinata dalla Dda di Catanzaro e condotta dai carabinieri contro la stessa cosca. Le accuse sono di associazione mafiosa, estorsione, danneggiamento, incendio, detenzione e porto abusivo di armi e di esplosivi, aggravati dalle modalità mafiose. Il caposervizio di Gazzetta del Sud, assieme ad altri giornalisti, era già stato oggetto delle minacce di Soriano.
Il comitato di redazione del Corriere della Calabria esprime «solidarietà e vicinanza a Nicola Lopreiato per le gravi e reiterate intimidazioni subite da parte di un soggetto criminale che le indagini della magistratura hanno accertato ricoprire un ruolo di vertice nell’ambito della ‘ndrangheta di Filandari. Questo ennesimo grave episodio – prosegue il cdr del Corriere –conferma come la categoria dei giornalisti sia esposta a insopportabili rischi in una regione di frontiera come la Calabria. L’unico modo che la nostra categoria ha per rispondere ad attacchi di questo tipo è continuare a svolgere quotidianamente e con scrupolo il proprio lavoro, raccontando senza paura i fatti».