COSENZA «Non c`è un fenomeno di allarme in questa città e in questa provincia». Lo ha detto il prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, alla fine di una riunione operativa che si è tenuta questa mattina in Prefettura, alla presenza di tutti i referenti delle forze dell`ordine, del procuratore capo, Dario Granieri, del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, e del presidente della Provincia, Mario Oliverio. L`incontro è stato convocato dopo gli ultimi episodi che si sono verificati in città: l`esplosione che ha distrutto il bar “Capital Café”, l`attentato a un mezzo di Ecologia Oggi e la scomparsa, per presunta lupara bianca, di Luca Bruni, figlio del noto boss, defunto, Francesco Bruni, alias “Bella Bella”. «Gli sforzi che sono stati preordinati nei tavoli di pianificazione con le forze dell`ordine hanno dato risultati confortanti», dice Cannizzaro. «Abbiamo avuto un`oggettiva flessione dei fenomeni delittuosi: si tenga presente che a Cosenza nell`ultimo mese non si sono praticamente verificate rapine», ha detto il prefetto. «Altra questione è quello che è avvenuto nei giorni scorsi, soprattutto inquietante è stata la densità degli eventi. Ma sono state adottate tutta una serie di misure che saranno attuate nei prossimi giorni», conclude il prefetto di Cosenza. Per il colonnello Francesco Ferace, comandante provinciale dei carabinieri, «questi fatti eclatanti avranno una risposta sul piano dell`investigazione».
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