È scattata all’alba l’operazione “Bellu lavuru 2”. I carabinieri stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gup di Reggio nei confronti di 21 indagati ritenuti affiliati o concorrenti esterni delle cosche Morabito-Bruzzaniti-Palamara, Maisano, Rodà, Vadalà e Talia.
Al centro dell’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore della Dda Giuseppe Lombardo, ci sono i lavori di ammodernamento della Statale 106 e la variante stradale di Palizzi già interessata nel 2008 da altre indagini dei carabinieri che avevano documentato l’infiltrazione mafiosa della ‘ndrangheta negli appalti per la realizzazione d’ importanti opere pubbliche . In particolare, le risultanze investigative hanno consentito di dimostrare che le cosche hanno condizionato tutte le fasi dell’appalto relativo all’ammodernamento della Strada Statale 106 e sella costruzione della variante stradale del Comune di Palizzi: dal ciclo del calestruzzo, alle assunzioni, alle forniture di cantiere e alle procedure di sub appalto e nolo.
Tutto era di competenze delle cosche.
In carcere anche importanti funzionari e dirigenti della società appaltatrice (Condotte d’Acqua) e dell’ente appaltante (ANAS), dei quali è stata accertata la contiguità alla ‘ndrangheta.
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