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BELLU LAVURU 2 | La replica di Condotte

ROMA La Società italiana per Condotte d`Acqua S.p.A, di cui sono stati arrestati oggi tre dirigenti nell`ambito di un`operazione contro le cosche della `ndrangheta della fascia ionica, sottolinea c…

Pubblicato il: 11/01/2012 – 12:36
BELLU LAVURU 2 | La replica di Condotte

ROMA La Società italiana per Condotte d`Acqua S.p.A, di cui sono stati arrestati oggi tre dirigenti nell`ambito di un`operazione contro le cosche della `ndrangheta della fascia ionica, sottolinea che i fatti oggetto dell`indagine risalgono al 2007 e che da allora non ha più partecipato a nuovi appalti in Calabria. «La società ed il proprio management – si legge in una nota – restano fiduciosi nell`operato della magistratura, nella certezza di non aver mai assunto la veste di connivente della criminalità organizzata».
«Pur non conoscendo quali nuovi elementi abbiano determinato le gravose iniziative dell`Autorità giudiziaria nei confronti di alcuni dipendenti della società, si intende evidenziare – sottolinea Condotte in una nota – come gli accadimenti oggetto di indagine riguardino fatti passati risalenti all`anno 2007, già oggetto di precedenti verifiche ed accertamenti. Da allora, Condotte, con un radicale mutamento della propria governance e con l`adozione di un nuovo modello di amministrazione, ha ritenuto di non partecipare più a procedure di gara e a nuovi appalti nel territorio calabrese, portando a completamento esclusivamente gli appalti di cui era già aggiudicataria».
In particolare, «per l`appalto di Palizzi, oggetto degli attuali provvedimenti dell`Autorità giudiziaria, in accordo con Anas, si è giunti ad una risoluzione consensuale dello stesso appalto, proprio nell`ottica di mantenere l`impegno di `abbandono` del territorio calabrese».
Condotte «ha sempre collaborato e collabora tuttora – conclude la nota – con le forze di pubblica sicurezza, denunciando tempestivamente i gravi episodi delittuosi di cui è risultata vittima (attentati, distruzione di mezzi, minacce ed addirittura uccisione e ferimento di propri dipendenti), che evidenziano lo sforzo del gruppo di vigilare per garantire la legalità senza scendere a compromessi con le organizzazioni criminali».

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