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BELLU LAVURU 2 | In manette un cugino di Franco Fortugno

Giuseppe Fortugno, uno degli arrestati nell’ambito dell’operazione condotta dai carabinieri sulle infiltrazioni mafiose negli appalti per l’ammodernamento della statale 106, era cugino di Francesco…

Pubblicato il: 11/01/2012 – 15:54
BELLU LAVURU 2 | In manette un cugino di Franco Fortugno

Giuseppe Fortugno, uno degli arrestati nell’ambito dell’operazione condotta dai carabinieri sulle infiltrazioni mafiose negli appalti per l’ammodernamento della statale 106, era cugino di Francesco Fortugno, il vicepresidente del consiglio regionale ucciso il 16 ottobre 2005 a Locri.
Secondo i magistrati della Dda, l’uomo, il cui nome è stato inserito tra i 21 destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip distrettuale, è organico alla cosca Talia. In particolare, rileva il giudice per le indagini preliminari, emergono sul conto di Fortugno «numerosi rapporti di frequentazione con elementi ritenuti di primo piano» in seno a quel clan. In una telefonata, si legge nel provvedimento cautelare, «si fa esplicito riferimento alla circostanza che Giuseppe Fortugno fosse, in un primo momento, tra i candidati a ricoprire il ruolo, rimasto vacante, di “capo giovani“» dopo l`assassinio di Salvatore Modaffari. Nel colloquio, i boss «commentavano, ancora, la successiva decisione di elevare alla “maggiore” lo stesso Fortugno, a dimostrazione di come questi, dunque, esercitasse un ruolo attivo in seno alla `ndrangheta».
L’uomo avrebbe altresì partecipato «alla riunione organizzata a Bova Superiore da Terenzio D`Aguì con alcuni dei responsabili dei cantieri relativi alla variante di Palizzi ed altri importanti esponenti della criminalità organizzata di Bova». Inoltre, in un colloquio registrato il 5 febbraio 2002, «si colgono importanti elementi che fanno ritenere come Fortugno sia certamente depositario di conoscenze dettagliate in ordine all`omicidio di Placido Scriva», avvenuto il 20 luglio 1997, in relazione al quale però gli non vengono mossi addebiti.

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