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BELLU LAVURU 2 | Per chi votava la `ndrangheta di Gallico

«La `ndrangheta di Gallico appoggiava a Scopelliti, l`attuale sindaco di Reggio Calabria». È la frase che, nell’ambito dell’inchiesta “Bellu lavuru 2” i carabinieri del Nucleo operativo hanno regis…

Pubblicato il: 11/01/2012 – 17:24
BELLU LAVURU 2 | Per chi votava la `ndrangheta di Gallico

«La `ndrangheta di Gallico appoggiava a Scopelliti, l`attuale sindaco di Reggio Calabria».
È la frase che, nell’ambito dell’inchiesta “Bellu lavuru 2” i carabinieri del Nucleo operativo hanno registrato all’interno della Volkswagen Polo di Carmelo Vadalà, figlio del boss di Bova Marina Domenico Vadalà detto “Micu u Lupu”.
È l`8 ottobre 2008. Dopo pochi mesi ci sarebbero state le elezioni amministrative nel Comune di Reggio e sarebbe stato riconfermato a primo cittadino l’attuale governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti.
Ad affermare che le cosche di Gallico, una frazione della zona nord della città dello Stretto, avrebbero appoggiato il sindaco uscente di centrodestra è stato Domenico Mauro, mentre si trovava in macchina con Carmelo Vadalà, Donato Palamara e Francesco Cilione.
Al centro della conversazione captata dai militari dell’arma c’erano i riti dell’onorata società. Gli interlocutori commentano «quanto accade in diversi centri della provincia a proposito di affiliazioni, evidenzia come a Bruzzano si sia soliti versare una sorta di quota di ammissione e come, in detta locale, posizione preminente sia quella di Mico Rodà».
Politica e ‘ndrangheta. Appalti e potere che si intrecciano con la possibilità dei capi mafia di garantire posti di lavoro. Un capitolo dell’inchiesta “Bellu lavuru 2” è dedicata, infatti, alle assunzioni.
Il geometra Pasquale Carrozza, capocantiere della Condotte, appuntava tutto in agenda  personale. Il nome di ogni operaio che chiedeva di essere assunto nel campo base di Bova Marina, in quell’agenda, era al fianco del nome della persona che lo aveva raccomandato.
È stato lo stesso Carrozza ad avere spiegato agli inquirenti gli appunti contenuti sulla sua agenda che è stata sequestrata. Il capocantiere non le chiama mai raccomandazioni. Piuttosto preferisce parlare di segnalazioni: «In ordine – ha dichiarato  rispondendo alle domande dei carabinieri – alla segnalazione di Pangallo Carmelo di Roghudi il Vadalà indicato era il guardiano ai terreni del barone Nesci ove è stato realizzato il campo base. È una delle persone arrestate questa estate, ed ha circa 45 anni. Non so che lavoro faccia e non so indicare se è parente con il summenzionato Vadalà Carmelo. In ordine alla segnalazione di Familiari (saldatore) il segnalante indicato si riferisce a Maviglia Geremia, dipendente della Condotte nei succitati lavori. Il Fuda indicato nella mia agenda si riferisce al senatore Fuda che mi ha segnalato Caricari Carlo di Siderno».
A proposito, ricordiamo che qualche anno fa la Dda aveva chiesto alla Giunta parlamentare per le autorizzazioni a procedere di utilizzare le intercettazioni che riguardavano il parlamentare di Forza Italia. In quell’occasione Fuda, pubblicamente, si era difeso sostenendo di aver chiesto alla Condotte di assumere alcuni operai. «Non è possibile che, chi ha bisogno di lavorare, in Calabria si deve rivolgere solo ai capimafia» è stata la frase pronunciata dal senatore.
Ritornando alle “segnalazioni” fatte al geometra Carrozza, quest’ultimo chiarisce che  «il Capozza indicato si riferisce al direttore dei lavori Vincenzo Capozza che mi ha segnalato Rodà Mario; il Rodà Mario è stato segnalato anche dal geometra Tuscano Mario  che è mio compare; la priorità alta indicata accanto a Iamonte Francesco si riferisce al fatto che quest’ultimo è un bravo escavatorista, non ricordo chi era il segnalante Carmelo; lo Stilo indicato accanto al nome Distefano (saldatore) è Stilo Francesco della Imc; Il Palamara Bruzzaniti Giovanni di Africo Nuovo indicato nell’agenda non so chi lo ha segnalato; Moio Maurizio me lo ha segnalato Domenico Spanò; Miletta ha segnalato Geremia Maviglia come capo squadra; Iaria Antonio lo ha segnalato Zavettieri il sindaco di Bova; Iaria Gesualdo me lo ha segnalato Domenico Pezzano il padre di un dipendente della Condotte; Falduto Annunziato Domenico di Motta me lo ha segnalato il direttore dei lavori Capozza; Bevilacqua Domenico di Locri me lo ha segnalato uno degli Stilo della Imc».

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