Macchina del fango contro di noi

Senza entrare nel merito della qualità tecnico-scientifica della Fondazione che potrà essere oggetto di adeguati approfondimenti, esprimiamo sdegno ed amarezza per le dichiarazioni offensive rese dal consigliere regionale Battaglia sulla Fondazione Terina, ente che da lavoro a 41 madri e padri calabresi.
Ci verrebbe da dire che mai “Battaglia” fu più persa dall’inizio, ma anche più umiliante per la Calabria, per chi dovrebbe difenderne il lavoro ma soprattutto per chi dovrebbe contribuire a valorizzare  e sostenere il cammino di una Calabria migliore che si sforza di dare ai giovani nuove occasioni di lavoro e crescita a vantaggio dell’intera economia regionale.  
Dall’attacco emerge, aldilà dell’istituzionalità del ruolo dell’”onorevole”, un attacco animato da  livore e gratuita cattiveria nei confronti dei lavoratori,  gravissimo in sé e per il fatto che proviene da un rappresentante istituzionale che, ignorando la realtà della Terina, attacca con argomentazioni senza fondamento ed incompatibili con la verità e la moderazione, principi ispiratori dell’azione di chi ricopre ruoli come quello, appunto, dell’”onorevole”.
Ci sorprende che la Sua azione si basi più su una macchina del fango che trova vita e si nutre della politica del sospetto o peggio del pettegolezzo invece che su un onesto e trasparente confronto.
Non riteniamo che affermazioni che tendono a paragonare i lavoratori ad un “covo di raccomandati” sia degno di un pezzo delle istituzioni.
Non possiamo consentirLe, pur nel massimo rispetto per l’istituzione che dovrebbe rappresentare, di offenderci e denigrarci.
Per tale motivo ci vediamo costretti a tutelare la nostra integrità e la nostra dignità nelle sedi opportune, certamente lontane dal sensazionalismo di una esposizione mediatica scomposta e basata su non verità.
Non sta a noi chiarirlo, ma solo per amore di verità verso una parte istituzionale quale è la “sinistra” da Lei rappresentata ed idealmente improntata sulla difesa del lavoro, vogliamo richiamare alcuni fatti tra cui che la Terina è una fondazione di ricerca totalmente partecipata dalla regione nata nel 2007 dalla  trasformazione della società per azioni Centro agroalimentare, partecipata da Arssa-Afor e Fincalabra spa,  a seguito della messa in liquidazione dei due Enti di sviluppo (Arssae Afor) e che all’atto della trasformazione non hanno ritenuto di ripianare i cospicui debiti.
Alla Terina, come il Cra,  sono stati attribuiti dalla Regione Calabria non solo compiti di ricerca ma anche compiti di servizio ma anche gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio immobiliare cui si può ascrivere un’altra parte del deficit.
Ma non riteniamo che  spetti  a noi lavoratori approfondire tali tematiche. Da parte nostra riteniamo di dovere chiarire che Terina ha dato la possibilità a giovani ricercatori laureatisi negli atenei calabresi di non prendere la via dell’emigrazione ma di contribuire alla sfida dell’innovazione che in Calabria più che in altre regioni appare fondamentale per sperare in un futuro migliore.
Ciò ha ispirato lo sforzo progettuale che, in piena estate, è stato compiuto,  nonostante i problemi economici, e che sono stati premiati dal Miur che ha valutato positivamente la qualità tecnico-scientifica proposta e basta scorrere la graduatoria per averne contezza.
Uno sforzo progettuale che darà alla regione una tra le infrastrutture di ricerca e sviluppo sul modello europeo tra le più avanzate nel comparto della sicurezza alimentare.
Non sta a noi infine dovere difendere l’operato dell’attuale presidenza della Terina, ma riconosciamo la sua correttezza istituzionale che lo ha portato, a fronte della pesante eredità, a mettere la Regione di fronte alla realtà delle cose.
Concludiamo, invitando l’Onorevole Battaglia a fare uno sforzo di onestà intellettuale e lo invitiamo a venire a Lamezia Terme, in Calabria, per la prossima apertura della nuova piattaforma di ricerca dove gli sarà riservato un posto in prima fila.

I lavoratori della Fondazione Mediterranea Terina