ARCAVACATA DI RENDE Oltre che con Benigni, l`Unical festeggia i suoi primi quarant`anni con il Codice etico. In vigore dal 27 gennaio prossimo, il testo prevede tre gradi di sanzioni disciplinari («inflitte dal Senato accademico, su proposta del rettore») e “regolamenterà” la condotta della popolazione universitaria: dai «fastidi sessuali» (articolo 2) al “Nepotismo e favoritismo” (articolo 6). Il percorso del «Codice etico di ateneo» è durato poco più di un anno: lo prevede una legge (la numero 240) del 30 dicembre 2010, che origina un testo, emanato con decreto n. 2529 del 18 novembre 2011, pubblicato due giorni fa sul portale dell`Unical.
Tra due anni la prima “verifica” dello strumento, con l`eventualità di modifiche e correzioni, mentre alla fine di ogni anno accademico, sulla base delle segnalazioni pervenute, il rettore redigerà «una relazione sullo stato di attuazione del Codice, evidenziandone tipologie e circostanze di mancata applicazione e formulando al Senato accademico proposte di integrazione o modifica».
Nel Codice nessun accenno – ma si presume che la cosa abbia poco a che fare con l`etica, essendo legittima per quanto inopportuna – ad anomalie come quella che investe lo stesso rettore, imbullonato sullo scranno più alto dell`ateneo da 12 anni dopo aver cambiato lo Statuto per poter approdare al terzo mandato, un guinness che neanche il triplo pallone d`oro consecutivo di Platini e Messi. E, non essendo retroattivo come invece molti precari e cervelli in fuga gradirebbero, il Codice nulla può contro le dinastie che hanno già messo solide e inestirpabili radici tra i cubi rossi della cittadella di Arcavacata.
Sul web da poche ore, il testo sta già animando il dibattito tra studenti sui social network. Un tam tam secondo solo a quello, non meno polemico, che annuncia la visita di Roberto Benigni con ingressi a prenotazione (e già esauriti): il comico toscano martedì 17 inaugurerà l`anno accademico e sarà insignito della laurea honoris causa in Filologia moderna.
Nel frattempo, è già toto-nomine sulla commissione etica, che sarà composta da tre docenti, un ricercatore, uno studente e un membro del personale tecnico-amministrativo.
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