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Riccardi tra gli immigrati a Rosarno: «Prima una tendopoli»

REGGIO CALABRIA «Sono un ministro acerboe non un profeta. Per questo dico che sulla realtà di Rosarno gravano molte varianti e più di una incognita». A dirlo è stato il ministro della Cooperazione …

Pubblicato il: 17/01/2012 – 13:34
Riccardi tra gli immigrati a Rosarno: «Prima una tendopoli»

REGGIO CALABRIA «Sono un ministro acerboe non un profeta. Per questo dico che sulla realtà di Rosarno gravano molte varianti e più di una incognita». A dirlo è stato il ministro della Cooperazione internazionale e dell`Integrazione, Andrea Riccardi, incontrando i giornalisti nella Prefettura di Reggio Calabria per fare il punto sulla giornata durante cui ha voluto constatare di persona la situazione rosarnese. «Rosarno – ha aggiunto – è uno dei punti dolenti della vicenda immigrazione nel nostro Paese, ieri come oggi. Oggi ho potuto constatare quanto sia più difficile la situazione rispetto a qualche anno fa proprio a causa della crisi economica che ha spinto moltissimi immigrati a cercare lavoro in Calabria». «La situazione – ha detto Riccardi – è di vera emergenza e per tale ragione, come soluzione provvisoria, sarà realizzata una tendopoli nel territorio del comune di San Ferdinando, accanto a Rosarno, ove saranno trasferiti molti immigrati che in questo momento stanno trovando rifugio in casolari di campagna oin vecchi impianti industriali per la trasformazione degli agrumi, da tempo in disuso. Voglio però sottolineare un aspetto che mi ha fatto molto piacere: la straordinaria disponibilità della società civile di Rosarno, delle istituzioni locali, e soprattutto dei giovani delle scuole medie superiori che hanno deciso di impegnarsi per avviare processi di integrazione con gli immigrati a partire dall`insegnamento della nostra lingua». Riccardi, ha anche parlato di una “fase due“ successiva ai primi interventi, «per fronteggiare un problema che si ripropone ormai ogni anno. Siamo in presenza di lavoratori fedelmente stagionali – ha detto – per cui è necessario lavorare alla loro integrazione, costruire un ponte tra loro edi cittadini di Rosarno, a partire dalla lingua. In un momento dicrisi, di poco lavoro anche per gli italiani, occorre spiegarebene a questi nostri amici che non rimarranno soli». Il prefetto Luigi Varratta, nel suo intervento, ha escluso che, contrariamente a due anni orsono, vi siano infiltrazioni del crimine organizzato. «Preoccupano di più – ha detto – il lavoro nero e le forme di caporalato». Riccardi, a conclusione della conferenza stampa, ha reso noto che per il prossimo anno si darà corso, proprio a Rosarno, alla realizzazione del «villaggio della solidarietà».

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