Ultimo aggiornamento alle 23:20
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

E i docenti filmano lo "studente" d`eccezione

ARCAVACATA DI RENDE La più coraggiosa in assoluto è la ragazza – tacco 10 e borsetta in pelle – che distribuisce i flyer della sagra del maiale (abbinata a una gara di ballo). Alla fine non riuscir…

Pubblicato il: 17/01/2012 – 17:44
E i docenti filmano lo "studente" d`eccezione

ARCAVACATA DI RENDE La più coraggiosa in assoluto è la ragazza – tacco 10 e borsetta in pelle – che distribuisce i flyer della sagra del maiale (abbinata a una gara di ballo). Alla fine non riuscirà ad entrare nell’auditorium: peccato, perché a Benigni il contrasto letterario-gastronomico sarebbe piaciuto senz’altro. Sembra un preludio alla citazione dell’Inno del corpo sciolto («l’ho rubato a Rabelais», ricorderà il folletto toscano), azzeccato esempio della fusione di temi alti e bassi nella poetica del neolaureato premio Oscar.
Lo tira fuori Roberto De Gaetano, docente di Filmologia che, poi, sbaglia (ma si riprende quasi subito) la citazione successiva. Parlerà di  “Piccolo dittatore”, mischiando “Il Piccolo diavolo” e “Il grande dittatore”. A Benigni (che si prende del «diavoletto» e del «birbantello» da Nuccio Ordine) l’accostamento con Chaplin non sarà dispiaciuto. E comunque non è la gaffe del giorno. Quella spetta alla presentatrice della giornata, Erminia Pietramala (se l’è cavata comunque più che bene), che cambia la laurea honoris causa: non Filologia ma Filmologia moderna.
Ci pensa Perrelli a correggerla con garbo («in verità la precisazione sarebbe superflua, visto che la Filmologia classica non esiste») ed è, poi, lo stesso Benigni a chiudere il piccolo “incidente” con una battuta: «E’ stato un lapsus delizioso, ci ho visto un dono d’amore». Un dono (d’amore?) anche l’intervento sul palco di Andrea Duro, il cantante senza pubblico delle “Iene” che ha baciato in bocca l’artista nello sconcerto generale. Tutti a chiedersi come fosse riuscito a entrare: tranquilli, non era l’unico imbucato.
Passata la sorpresa per l’intrusione, tutti a filmare la lectio magistralis. Record: per la prima volta uno studente è stato ripreso e fotografato da rettori e docenti per tutto il tempo dell’intervento, a ulteriore riprova che di evento si trattava ed evento è stato. Sobrio, ma pur sempre evento. In tema con i tempi, con la parabola dello spread e con la crisi finanziaria. Low profile i sindaci dell’area urbana (Mario Occhiuto e Vittorio Cavalcanti arrivati in sobria solitudine, così come Ugo Gravina), low profile i consiglieri regionali (tutti di centrosinistra: Sandro Principe, Mario Franchino e Mimmo Talarico), low profile i vertici della Procura (c’era Dario Granieri) e della Camera di Commercio (Giuseppe Gaglioti). Il più avvicinato all’ingresso? Domenico Nunnari, arcivescovo di Cosenza-Bisignano: dev’essere il fascino discreto dell’abito talare e di una recente denuncia del malcostume politico. E poi presidi di facoltà sul palco con i direttori di dipartimento e molti docenti in sala.
Alla fine tutti in coda per scambiare una parola con l’artista toscano o per farsi immortalare in foto. Ci sono riusciti in pochi. Basso profilo anche in questo. D’altra parte, se all’inaugurazione dell’anno accademico l’accessorio più glam sono gli ermellini dei rettori, vuol dire proprio che i morsi della crisi si fanno sentire.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x