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REALE | Quartucci "dominus" nella clinica dei clan

«La casa di cura “Villa degli Oleandri srl” è da anni una struttura stabilmente a disposizione della criminalità organizzata che se ne serve per ottenere ricoveri in regime cautelare e diagnosi com…

Pubblicato il: 20/01/2012 – 16:48
REALE | Quartucci "dominus" nella clinica dei clan

«La casa di cura “Villa degli Oleandri srl” è da anni una struttura stabilmente a disposizione della criminalità organizzata che se ne serve per ottenere ricoveri in regime cautelare e diagnosi compiacenti finalizzate a conseguire l’incompatibilità delle condizioni di salute con la detenzione carceraria». La Dda reggina non ha dubbi sul ruolo della clinica nella vicenda. Lo confermano, anche, le dichiarazioni del collaboratore di giustizia, Samuele Lovato, che hanno ricevuto riscontro nelle indagini: Quartucci, medico responsabile della casa di cura, è accusato di falso ideologico nella redazione dei referti e dei certificati. «Io so – afferma il pentito Lovato – che parecchie persone che appartengono alla malavita fanno richiesta … Alla `ndrangheta … essendo in Calabria la malavita è la `ndrangheta. E pilotano la loro uscita dal carcere facendo tramite i loro avvocati, facendo avere delle richieste e delle disponibilità da Villa degli Oleandri per finire a Villa degli Oleandri. Una volta arrivati a Villa degli Oleandri fanno esattamente quello che facevano a Villa Verde cioè gonfiano le patologie, riportano sopra le cartelle farmaci che non vengono assolutamente somministrati, falsificano dei test …». «Non privo di significato, inoltre, – dicono i magistrati – è il fatto che proprio il dottore Guglielmo Quartucci fosse stabilmente a disposizione per ricoveri e certificati compiacenti, trattandosi non solo del “medico responsabile” della casa di cura, ma anche della persona che della struttura era, il dominus, e, per un terzo, anche dal punto di vista formale in quanto titolare di quote nominali per un importo pari ad € 541.269,40, a fronte di un capitale sociale che ammonta a 1.546.484,00 euro. Deve altresì convenirsi che le risultanze probatorie acquisite lasciano chiaramente intendere che all’interno di “Villa degli Oleandri” vi era un sistema ben “oliato”, nel quale ciascuno faceva la sua parte, a prescindere dal fatto che le ipotesi di reato in esame siano state contestate solo a Guglielmo Quartucci e non anche ad altre persone che lavoravano nella struttura». In tal senso, significativa è la vicenda del ricovero di Giuseppe Pelle e delle successive visite di controllo alle quali il boss si sottoponeva periodicamente a Villa degli Oleandri. Dall’esame della cartella clinica di Pelle, infatti, si possono rinvenire anche atti a firma del direttore sanitario, Rosaria Quartucci, sorella del medico e indagata in stato di libertà. Rilevanti da un punto di vista investigativo, inoltre, si sono rivelate alcune conversazioni telefoniche dalle quali emerge che il personale di Villa degli Oleandri era a disposizione di Giuseppe Pelle, il quale, a sua volta, era una sorta di punto di riferimento dei dipendenti della clinica per ogni tipo di problema. La clinica è stata sottoposta a sequestro preventivo limitatamente alle quote in possesso a Guglielmo Quartucci corrispondenti a 541.269, 40 euro. «Tali quote – è scritto nell`ordinanza – sarebbero suscettibili di confisca facoltativa, ai sensi dell’art. 240, comma 1, c.p., norma che, a sua volta, prevede che, in caso di condanna, indipendentemente dal titolo del reato che ne costituisce oggetto, il giudice possa ordinare la confisca delle “cose che servirono a commettere il reato”. Ciò legittima di per sé l’applicazione del richiesto provvedimento ablativo, che consente di pervenire al sequestro dei beni prescindendo dalla necessità di operare un giudizio prognostico sulla pericolosità connessa alla libera disponibilità degli stessi, dovendosi ritenere che di per sé tali beni siano obiettivamente “pericolosi”». Il gip si riserva la nomina del custode e amministratore giudiziario.

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