AOSTA Vittima di un tentativo estorsivo ma anche indagato per favoreggiamento per essersi rivolto a persone considerate vicine alla criminalità organizzata al fine di risolvere i suoi “problemi”. È la posizione dell`imprenditore Giuseppe Tropiano, di Aosta, titolare dell`Edilsud, emersa durante l`indagine dei carabinieri – coordinati dai pm Daniela Isaia (della procura di Aosta) e Stefano Castellani (della Dda) – su due tentativi di estorsione ai danni di altrettanti imprenditori valdostani. Nell`ultimo anno Tropiano è stato oggetto di numerose minacce, via lettera e via telefono, al fine di estorcergli denaro, in particolare con riferimento al maxi appalto per la ristrutturazione e trasformazione dell`ex residence Mont Blanc di Aosta. «Vogliamo il 3% su tutto l`affare. Ci rivolgiamo a lei perché la riteniamo sia una persona giudiziosa, coerente e in grado di comprendere con chiarezza l`importanza della richiesta in questione. In buona sostanza vogliamo i soldi» si legge in una lettera. Secondo gli inquirenti, l`imprenditore avrebbe cercato contatti con personaggi legati alla criminalità organizzata, in particolare alla `ndrangheta, per poter avviare una trattativa riguardo alla richiesta di soldi. Solo successivamente si sarebbe rivolto alle forze dell`ordine per denunciare la tentata estorsione. Nell`ambito dell`inchiesta gli indagati sono una decina, la maggior parte per favoreggiamento, alcuni dei quali sono stati oggetto di perquisizioni da parte dei militari. In carcere, invece, il 20 dicembre scorso sono finiti Giuseppe Facchinieri, di 51 anni, di Marzabotto (Bologna), i suoi cognati Giuseppe Chemi, di 51 anni, di Castel d`Aiano (Bologna), Michele Raso, di 49 anni, di Cinquefrondi (Reggio Calabria), e Roberto Raffa, di 36 anni, di Aosta. A quest`ultimo il gip, accogliendo le richieste dell`avvocato Sandro Sorbara, ha concesso la visita in carcere di moglie e figli a un mese dall`arresto.
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