Dalla creolina ai vermi: raid vandalico al liceo classico di Cosenza

COSENZA Chi lo ha detto che lo studente del Duemila è ipertecnologico, anche nelle bravate? Archiviato il tam-tam sul web per scambiarsi trucchetti e consigli sul reperimento della creolina, i liceali del classico di Cosenza “Bernardino Telesio” hanno pensato bene, per trascorrere (e far trascorrere agli altri) una giornata lontana dai banchi, di ricorrere a una “materia prima” ben più abbordabile: i bigattini. E allora, via al pieno di larve di mosca usate per la pesca, reperibili in tutti i negozi del settore; e, presumibilmente alle prime luci dell`alba, vai con l`attacco al glorioso e blasonato istituto del centro storico del capoluogo bruzio. Che all`ingresso ha registrato file di studenti in stand-by, tra l`ilarità di chi ha apprezzato la mossa «originale e inedita», la giusta condanna dei vertici della scuola, il ribrezzo che in tantissimi – ragazze in primis – hanno provato davanti alla scena, e gli strenui tentativi del personale Ata di arginare l`insolita invasione. Ma le secchiate di acqua utilizzate per “disperdere” i vermi hanno prodotto quasi l`effetto opposto, trasformando i pavimenti del “Telesio” in un putrido acquitrino, scivoloso e maleodorante. Di certo un pessimo vedere, per non parlare dei rischi igienici.
Non è la prima volta che si registra il blocco forzato delle lezioni: ma quando i raid venivano condotti con la creolina, il fatto che quell`arma fosse “invisibile” permetteva a qualcuno di raggiungere le classi, sebbene spesso la sostanza provocasse malori e vomito. Ora gli studenti hanno alzato il tiro, ricorrendo a una sostanza “mobile” come può essere una poltiglia di vermi e dunque ancora più insidiosa: anche le conseguenze saranno diverse, basti pensare alla disinfestazione. Passati i sorrisetti di sorpresa e i conati di vomito, si annunciano provvedimenti.