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Cetraro, una testa di maiale mozzata per don Ennio Stamile

Una testa di maiale mozzata con in bocca un pezzo di stoffa. Un chiaro messaggio mafioso indirizzato a don Ennio Stamile, parroco di Cetraro ed ex delegato della Caritas Calabria. La testa di maial…

Pubblicato il: 29/01/2012 – 18:09
Cetraro, una testa di maiale mozzata per don Ennio Stamile

Una testa di maiale mozzata con in bocca un pezzo di stoffa. Un chiaro messaggio mafioso indirizzato a don Ennio Stamile, parroco di Cetraro ed ex delegato della Caritas Calabria. La testa di maiale è stata trovata dal sacerdote nei pressi della sua abitazione dove appena cinque giorni fa ignoti avevano danneggiato la sua automobile. Da tempo il sacerdote è impegnato a Cetraro in iniziative in favore della legalità.
La cittadina tirrenica negli anni Ottanta è stata il teatro di numerosi omicidi compiuti dalla `ndrangheta, molti dei quali rimasti senza individuare gli autori. Tra questi c`é anche quello di Giannino Losardo, segretario capo della Procura della Repubblica di Paola ed esponente del Partito Comunista ucciso perché si opponeva al potere delle cosche.
«Il nostro cammino non si ferma». È stato l`unico commento del parroco dopo l`intimidazione. Don Ennio è apparso visibilmente provato ma non ha rinunciato a ricordate che da diverso tempo la Chiesa di Cetraro è impegnata sul fronte culturale per fare in modo che la comunità guardi verso un futuro improntato alla legalità. «Questa vicenda è davvero brutta. – ha dichiarato il sindaco della cittadina Giuseppe Aieta – Cetraro non meritava certo di balzare agli onori della cronaca per un episodio come questo. Siamo fiduciosi nel lavoro delle forze dell`ordine e della magistratura. Va detto anche che sino ad ora, pur pensando ai fatti del passato, a Cetraro un sacerdote non era mai stato preso di mira».
La solidarietà di Loiero «Voglio esprimere tutta la mia indignazione per quanto sta accadendo a don Ennio Stamile, vittima, nell`arco di cinque giorni, di più di un vile gesto d`intimidazione». È quanto afferma il consigliere regionale Agazio Loiero secondo cui don Ennio è «un prete impegnato e per questo esposto. Oltre ad essere un bravo scrittore, è un uomo coraggioso per le innumerevoli battaglie di civiltà e legalità portate avanti nel corso di questi anni in questa nostra terra, in cui sta crescendo, ahimè, un clima preoccupante. Non passa giorno in Calabria che non ci sia un qualche gesto d`intimidazione nei confronti di chi, come don Ennio, tiene alta la bandiera della democrazia». «A don Ennio – conclude Loiero – va tutta la mia vicinanza e solidarietà, e il mio invito forte a non demordere, andando avanti sulla strada di quel rinnovamento che lo ha sempre caratterizzato, per affermare i diritti di una regione libera dai condizionamenti che le organizzazioni criminali tentano troppo spesso d`imporre».
Gli attestati di Naccari (Pdl), Principe (Pdl) e Occhiuto (Udc) Per don Ennio è arrivata la solidarietà anche del delegato ai rapporti con le comunità regionali di Roma Capitale, Domenico Naccari, del consigliere regionale del Pd Sandro Principe e del deputato dell`Udc Roberto Occhiuto. «Inquieta e preoccupa non poco – afferma l`esponente romano del Pdl- la sequenza di intimidazioni indirizzate a don Ennio Stamile, parroco di Cetraro, fine intellettuale e guida spirituale di una comunità che lo segue con assoluta dedizione. Evidentemente a qualcuno dà fastidio l`opera pastorale di Don Ennio in una città che dal buio dei decenni passati sta riuscendo ad affrancarsi dai poteri criminali».
«A nome mio personale e dell`intero gruppo regionale del Partito Democratico – ha aggiunto il consigliere Sandro Principe – esprimo vicinanza e solidarietà a Don Ennio Stamile per il nuovo vile atto intimidatorio subito. Una solidarietà ed una vicinanza che estendo al sindaco ed alla intera comunità cetrarese, offesa da tale deprecabile episodio. L`impegno quotidiano di don Ennio oppone, inevitabilmente, il bene al male e la giustizia alla criminalità. Siamo pronti sin d`ora ad affiancare Don Ennio in tutte le iniziative che vorrà intraprendere, nella convinzione che gli episodi di intimidazione subiti non influenzeranno minimamente il lavoro e l`opera di coesione sociale che sta portando avanti e che rappresenta, ovviamente, un ostacolo ad ogni forma di degenerazione».
«Conosco – sottolinea il deputato Occhiuto – la sua passione civile, che senza esitazioni ha sempre espresso nel comune di Cetraro e nell`intera provincia di Cosenza, e so bene che non si farà intimidire nelle sue iniziative in favore della giustizia sociale. Lo Stato, però, si faccia sentire e stia vicino a Don Ennio dimostrando che le istituzioni sono sempre più forti della prepotenza e della violenza».

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