L`ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro è morto questa notte a Roma. Anche lui figlio illustre della Calabria. Nacque a Novara il 9 settembre del 1918, il padre era però un ferroviere calabrese. Apparteneva a una delle più nobili famiglie calabresi: gli Scalfaro. Il suo antenato, il catanzarese Raffaele Aloisio Scalfaro, comandante della Legione provinciale di Calabria Ultra, ottenne il titolo di baroni da Gioacchino Murat il 7 settembre 1814. Lo stesso comandante Scalfaro avrebbe in seguito presieduto il consiglio di guerra che nel 1815 condannò a morte lo stesso Murat. Dopo essere diventato magistrato, Oscar Luigi Scalfaro fu eletto in Parlamento nel 1946 e fu ininterrottamente deputato fino al 1992, quando, da presidente della Camera, fu eletto Capo dello Stato, carica ricoperta fino al 1999. Da Capo dello Stato scese in Calabria nel 1996 per “battezzare” le due neonate province di Crotone e Vibo Valentia. Ma Scalfaro dovette occuparsi della Calabria già pochi mesi dopo il suo insediamento al Quirinale. Era infatti l`1 ottobre del 1992 quando firmò il decreto di scioglimento del consiglio comunale di Reggio Calabria guidato dall`ex sindaco democristiano Agatino Licandro. Erano gli anni di Tangentopoli e anche la politica calabrese venne travolta dalla bufera giudiziaria. Nel provvedimento con cui venne decisa la sospensione del consiglio reggino era scritto: «risultano procedimenti e condanne a carico di ben 25 consiglieri comunali sui 50 assegnati. Il permanere in carica del consiglio è di discredito alle istituzioni democratiche». Sono passati vent`anni e al Comune di Reggio sono tornati i commissari.
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