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Indagati i due amministratori giudiziari dei beni di don Ciccio Ionetti

Sono stati iscritti nel registro degli indagati i due amministratori giudiziari Rosario Spinella e Francesco La Camera. È quanto emerge dalla sentenza del Tribunale della Libertà di Bologna che ha …

Pubblicato il: 31/01/2012 – 18:57
Indagati i due amministratori giudiziari dei beni di don Ciccio Ionetti

Sono stati iscritti nel registro degli indagati i due amministratori giudiziari Rosario Spinella e Francesco La Camera.
È quanto emerge dalla sentenza del Tribunale della Libertà di Bologna che ha confermato l`ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Alfredo Ionetti e del figlio Daniele, quest`ultimo genero del boss Pasquale Condello detto il “Supremo”. I due erano stati arrestati nell`ambito dell`inchiesta “Trasporto scelto” condotta dalla squadra Mobile (diretta da Claudio Cagnini) e dalla Guardia di Finanza di Forlì. Dalle indagini era emerso che Alfredo Ionetti aveva continuato ad essere il dominus delle aziende che il Tribunale di Reggio gli aveva confiscato perché riconducibili alla potentissima cosca di Archi.  
Paolo Ionetti ha, invece, ottenuto gli arresti domiciliari mentre i giudici del Riesame hanno rimesso in libertà la storica segretaria di “don Ciccio”, Catia Lucchi Casadei.
Quest`ultima, assieme ai figli di Ionetti, aveva continuato, «in perfetta linea di continuità con il passato, a far parte dello  staff della Sor Nova Srl, la quale come è chiaramente emerso dalle indagini, era rimasta, nonostante le vicende giudiziarie attraversate dal suo amministratore unico, e nonostante l`investitura di due amministratori giudiziari, di fatto senza interruzione nelle mani di Ionetti Alfredo, che era riuscito con la propria sinistra autorità, a neutralizzare qualsiasi velleità di attuare il controllo etero-imposto in funzione di prevenzione criminale, seguitando imperterrito (ed anzi coinvolgendo nelle sue pratiche illecite chiunque fosse strumentale al raggiungimento dei suoi fini, come dimostra l`iscrizione nel registro degli indagati del direttore della Banca di Romagna Cera Pino, dei due amministratori giudiziari La Camera e Spinella, e come attestano gli approfondimenti investigativi sulle dinamiche gestionali interni alle due finanziarie Scania) a commettere illeciti mediante la suddetta struttura».
Un passaggio determinante, quello del Riesame, che conferma il fatto che sono sotto indagine i due custodi giudiziali, Rosario Spinella e l`omeopata Francesco La Camera, nominati dal Tribunale di Reggio per gestire l`impero strappato a don Ciccio Ionetti, considerato il “tesoriere” della cosca Condello di Archi.
Ritornando alla sentenza emessa oggi dal Tdl, l`impianto accusatorio della Procura è stato pienamente confermato. Anzi, si aggiunge un tassello al puzzle che ha consentito a Ionetti di continuare a beneficiare degli introiti della Sor Nova.
È utile a questo punto rileggere cosa aveva scritto il gip, due settimane fa, nell`ordinanza di custodia cautelare in carcere: «Le audizioni degli amministratori giudiziari, La Camera Francesco Antonio e Spinella Rosario, evidenziano l`assoluta inefficacia dell`attività svolta (peraltro solo dallo Spinella) sulla effettiva gestione dell`impresa e la sostanziale impossibilità di esercitare un adeguato controllo».
Secondo il gip, infatti, l`attività di La Camera e di Spinella «si risolveva in un vaglio meramente formale delle operazioni risultanti dalla contabilità, esercitato attraverso l`apposizione di un visto (a distanza, con trasmissione via fax) sui documenti relativi ai pagamenti effettuati senza l`adozione di adeguate misure che consentissero di assumere concretamente la gestione dell`impresa e di esautorare dalla posizione di comando il precedente amministratore, sottoposto a misura di prevenzione, di cui peraltro erano ben noti la costante presenza in azienda e i legami con la clientela».

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