Tagliavano alberi in un terreno confiscato, arrestati tre romeni

Tagliavano ulivi secolari in un terreno confiscato alla `ndrangheta e sono stati arrestati in flagranza di reato dai Carabinieri. É accaduto stamattina a Castellace di Oppido Mamertina in un fondo agricolo posto in una zona montana e non ancora assegnato. I carabinieri della Compagnia di Palmi, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio pianificati dal Comando provinciale di Reggio Calabria, hanno colto sul fatto tre cittadini romeni, intenti a segare degli alberi che, per la loro maestosità unica, sono considerati un patrimonio ambientale pregevole della provincia reggina. Gli arrestati sono Lengyel Adalbert, di 42 anni, il 30enne Aron Viorel, Boncut Verice Felician di 40 anni che stavano devastando il terreno con un motosega, intenti a tagliare e sezionare numerosi alberi d’olivo. Dal sopralluogo eseguito dagli uomini dell’Arma, sarebbe emersa la gravità dell’azione che non dipenderebbe dal tentativo dei tre di ripararsi dai rigori del freddo. Secondo quanto è filtrato dalle indagini, infatti, gli arrestati avrebbero letteralmente raso al suolo e sezionato circa 200 alberi d’olivo secolari. Il fatto che parte della legna era già stata portata via dal luogo, lasciava supporre agli inquirenti che i tre avessero già da qualche giorno iniziato la loro opera e che, tra l’altro, potrebbero anche aver avuto complicità di altre persone. Non si esclude, inoltre, che i tre stessero esseguendo il lungo e laborioso disegno crimiminale su mandato di qualche appertenente alla criminalità organizzata locale. Tutti e tre dovranno rispondere, in concorso tra loro, di danneggiamento e furto aggravato.