LOCRI Il titolare dell`impresa di fornitura di medicinali Medinex di Reggio Calabria, Pasquale Rappoccio, è stato sentito oggi dai giudici del tribunale di Locri davanti ai quali è in corso il processo per presunte irregolarità nella fornitura di materiale all`ospedale di Locri. Nel processo, oltre allo stesso Rappoccio e alla deputata del Pd Maria Grazia Laganà, sono imputati anche l`allora direttore amministrativo dell`Asl, Maurizio Marchesi; un funzionario amministrativo dell`ente, Nunzio Papa, e un medico dell`ospedale, Alvina Michelotta. La deputata, che non ha assistito all`udienza, è imputata in qualità di vicedirettore sanitario dell`ospedale di Locri, incarico che ricopriva nell`estate del 2005, periodo a cui risalgono i fatti. I cinque sono accusati a vario titolo di truffa, falso e abuso ai danni dell`ex azienda sanitaria di Locri. Rappoccio, che recentemente è stato coinvolto in un`inchiesta della Dda di Reggio Calabria contro le cosche della `ndrangheta, nel corso dell`interrogatorio ha affermato di non avere mai parlato di forniture di medicinali e di non aver mai partecipato a incontri sul tema con Maria Grazia Laganà e con il marito Francesco Fortugno, il vicepresidente del consiglio regionale ucciso in un agguato a Locri, che all`epoca dei fatti lavorava nell`ospedale. L`inchiesta che ha portato al processo fu avviata nel 2006 dopo la relazione del prefetto Basilone, nominato commissario all`Asl di Locri in seguito allo scioglimento dell`Azienda disposto all`indomani dell`omicidio di Francesco Fortugno. L`interrogatorio dell`onorevole Laganà, previsto per oggi, è slittato al 6 marzo prossimo perché stamane la deputata era assente per impegni parlamentari.
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