CATANZARO Dopo una raffica di rinvii, avvenuti nei mesi scorsi, è iniziato stamane il processo scaturito dall`inchiesta Poseidone su presunti illeciti nella gestione della depurazione in Calabria. Nel processo sono imputate 23 persone tra le quali l`ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, del centrodestra; l`ex subcommissario per l`emergenza ambientale in Calabria, Giovambattista Papello, e l`ex assessore all`Ambiente nella giunta guidata da Chiaravalloti, Domenico Basile. Stamane l`avvocato Luigi Gullo ha avanzato una eccezione di competenza territoriale per alcuni imputati relativamente ad alcuni reati che, secondo l`accusa, sarebbero stati commessi a Paola (Cosenza). L`avvocato Gullo ha sostenuto infatti che la competenza è del tribunale di Paola e non di Catanzaro. L`eccezione difensiva è stata rigettata. Subito dopo il processo è stato aggiornato al 27 aprile quando ci sarà anche il cambio di uno dei giudici del collegio giudicante. Nella prossima udienza è previsto l`intervento dei pubblici ministeri, Giuseppe Borrelli e Valeria Biscottini. Subito dopo è previsto l`interrogatorio di alcuni investigatori che eseguirono le indagini. Gli imputati sono accusati, a vario titolo di associazione per delinquere, concussione, falsità ideologica, truffa e turbativa della libertà degli incanti. I fatti contestati riguardano essenzialmente l`aggiudicazione di appalti per i depuratori e altri lavori nel settore della depurazione in Calabria.
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