REGGIO CALABRIA L’annuncio, dato nei giorni scorsi dal sindaco Arena in una conferenza stampa, del presunto guadagno di 4 milioni di euro da parte del Comune di Reggio nel contratto di finanza derivata relativo agli swap, ha aperto un ampio dibattito politico in riva allo Stretto. L’assessore all’Urbanistica di Palazzo San Giorgio, Luigi Tuccio, coordinatore Grande città del Pdl, tornato a rilasciare dichiarazioni ufficiali dopo lo “scivolone” delle offese antisemite a Roberto Benigni su Facebook, attacca Demetrio Naccari Carlizzi: «Il mai rassegnato ex sindaco facente funzioni ed ex assessore regionale al bilancio adesso, dopo l`ennesima sconfitta, tenterà di distogliere l`attenzione sul fatto che l`amministrazione Scopelliti, per aver contratto le operazioni degli swap, ha fatto guadagnare al Comune di Reggio Calabria quasi 4 milioni di euro a fronte di perdite gravissime ventilate dal centrosinistra».
«Lo stesso Naccari, è bene ricordarlo – aggiunge Tuccio – parlando degli swap contratti dall`ente, addirittura si spingeva ad affermare che “un giudice a Messina ha bollato come truffa aggravata ai danni del Comune e noi lo ripetiamo inascoltati dal 2002”, facendo intendere chiaramente che gli swap contratti dall`amministrazione Scopelliti erano delle vere e proprie truffe. Cosa, come ormai noto, smentita dai fatti. L`analista finanziario Naccari unitamente al fido ex consigliere del Pd Seby Romeo, si spinse a tal punto da affermare, in una nota del marzo 2010, che il debito del Comune di Reggio Calabria ammontava a 300 milioni di euro di cui 140 contratti con i credit swap in scadenza nel 2026. All`ex consigliere regionale, ex assessore regionale, ex sindaco facente funzioni, non resta che continuare ad adoperarsi su due fronti: attivarsi con l`onorevole Laratta continuando a rendicontare tutti i fondi che la Regione stanzia per la città di Reggio e proseguire nel suo tifo sfrenato per lo scioglimento del consiglio comunale a causa del dissesto finanziario che solo lui ha “previsto”». Tuccio ne ha anche per Massimo Canale, che «sugli swap basò gran parte della propria, perdente, campagna elettorale, durante la quale definiva gli swap addirittura “illegittime e azzardate operazioni di finanza derivata”». Sul leader del centrosinistra in consiglio comunale, l`esponente della giunta Arena conclude: «Ogni riflessione non può prescindere dalle prudenti scelte dei nostri concittadini reggini che non gli hanno affidato le sorti della nobile città di Reggio Calabria».
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