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Ndrangheta e colletti bianchi a Crotone, sentenza da rifare

Azzerato il processo di appello sui legami tra `ndrangheta e colletti bianchi a Crotone. La Corte d`appello di Catanzaro dovrà tornare a occuparsi dei 93 imputati per l`operazione della Dda denomin…

Pubblicato il: 04/02/2012 – 16:46
Ndrangheta e colletti bianchi a Crotone, sentenza da rifare

Azzerato il processo di appello sui legami tra `ndrangheta e colletti bianchi a Crotone. La Corte d`appello di Catanzaro dovrà tornare a occuparsi dei 93 imputati per l`operazione della Dda denominata Heracles. È quanto ha deciso ieri sera la Corte di Cassazione che ha accolto i motivi del ricorso presentato dalla Procura generale del capoluogo contro la sentenza di secondo grado che aveva portato 63 condanne ma anche diverse assoluzioni e considerevoli sconti di pena.
In particolare la Suprema Corte ha censurato la decisione della Corte catanzarese che aveva dichiarato inammissibile l`appello proposto dal pm Pierpaolo Bruni dopo la sentenza di primo grado emessa dal gup nel marzo 2010. Grazie alla decisione della Cassazione nel nuovo processo d`appello saranno acquisite le dichiarazioni del collaboratore di giustizia, Giuseppe Vrenna, boss dell`omonima cosca. I motivi della decisione assunta ieri a Roma riguardano anche l`esclusione delle circostanze aggravanti relative all`articolo 7 (il cosiddetto metodo mafioso), il riconoscimento delle attenuanti generiche e la ritenuta sussistenza del vincolo di continuazione fra reati oggetto di diversi procedimenti. La Cassazione ha inoltre disposto la correzione dell`errore materiale «contenuto nella sentenza di primo grado a pagina 994 laddove nel determinare il reato più grave a base della continuazione per Luigi Bonaventura (classe 1971, condannato in primo grado a 5 anni e 10 mesi) è indicato quello di cui al capo 46 anziché quello al capo 44».
L`operazione Heracles è stata condotta contro le cosche Vrenna-Ciampà-Bonaventura di Crotone e Megna e Russelli di Papanice, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, traffico di droga, traffico di armi ed estorsioni. Una parte dell`inchiesta si occupa della vicenda Europaradiso il famoso mega villaggio turistico che sarebbe dovuto sorgere alla foce del fiume Neto, e che la precedente giunta regionale, guidata da Agazio Loiero, bocciò per problemi di compatibilità ambientale.

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