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Dopo 5 anni Renato Cortese saluta Reggio

«La città di Reggio ha assaporato l`esito finale della lotta alla `ndrangheta». Il questore Carmelo Casabona saluta così il capo della squadra Mobile di Reggio Calabria, Renato Cortese, che in sett…

Pubblicato il: 06/02/2012 – 14:32
Dopo 5 anni Renato Cortese saluta Reggio

«La città di Reggio ha assaporato l`esito finale della lotta alla `ndrangheta». Il questore Carmelo Casabona saluta così il capo della squadra Mobile di Reggio Calabria, Renato Cortese, che in settimana lascerà la città dello Stretto in direzione Roma dove presterà servizio allo Sco.
A proposito, stamattina in questura si tenuta una conferenza stampa nell`ambito della quale è stato presentato Gennaro Semeraro, l`uomo che prenderà il posto di Cortese e avrà il compito di proseguire il lavoro iniziato cinque anni fa.
«L`obiettivo che perseguiamo – ha aggiunto Casabona – è di restituire la città ai cittadini che subiscono l`influenza della criminalità organizzata. Cortese ha svolto un lavoro che ha segnato un percorso che mira a liberare Reggio dalla `ndrangheta. Come è stato in Sicilia per Cosa nostra, abbiamo dimostrato anche qui che le cosche non sono invincibili. Quello che abbiamo fatto negli ultimi anni è stato epocale e abbiamo colpito tutti i gangli della criminalità organizzata. È stato possibile grazie all`impegno e all`intelligenza. Ritengo di riconoscere queste qualità a Cortese. A lui, mi sento di dire di continuare in questa direzione sapendo che lo potrà fare grazie all`importante incarico che andrà a svolgere. Sono sicuro che a Roma farà quello che ha fatto qui».
Il questore, inoltre, si è soffermato su quanto incide la `ndrangheta in un territorio come quello reggino: «È come una metastasi. Oggi a Reggio si può dire che lo Stato c`è ed è forte. É come la chemioteriapia per un male che ancora è presente. Mi auguro che ci sia presto la svolta anche della società civile. Una svolta che, finora, è stata blanda. La strada è tracciata ma si può e si deve fare di più. Se non si sconfigge la cultura della `ndrangheta, non si può sconfiggere la `ndrangheta. Non si può vincere la battaglia senza rinunciare all`assuefazione alla criminalità organizzata. Lo sforzo dello Stato ha bisogno dello sforzo del reggino. La polizia senza il popolo non andrà avanti. Cortese è stato un leale collaboratore e adesso verrà sostituito dal dottore Gennaro Semeraro che, a Reggio, ha già lavorato e lo ha fatto in silenzio. É un funzionario che proseguirà la strada tracciata e che si è distinto alla seconda sezione per il sequestro dei beni alla `ndrangheta. La strada è sempre in salita, ma la città è stata fortunata con l`arrivo di Cortese e lo è ancora adesso con Semeraro».
«Sono combattuto da due sentimenti, – ha affermato Renato Cortese, visibilmente emozionato – l`attesa di andare a Roma dove mi aspettano gli affetti familiari e il dispiacere di lasciare il gruppo di lavoro che mi ha affiancato in questi anni».
E rivolgendosi ai giornalisti presenti nella sala “Calipari” della questura: «Vi ringrazio perché mi siete stati sempre vicini. Un saluto va anche all`opinione pubblica della città e della provincia. Ringrazio tutte le persone di cui non conosco il nome ma che, in questi anni, mi hanno fermato per strada per ringraziarmi del lavoro che stavamo facendo. Sono contento che gli uomini della Mobile continueranno a lavorare con Semeraro».
Di poche parole, quest`ultimo si è presentato alla stampa con la consapevolezza che il lavoro sarà duro in una realtà come quella della provincia di Reggio che, tuttavia, conosce bene: «Non sarà assolutamente facile sostituire il dottore Cortese».

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