Sono ore di grossa tensione all`interno del terzo polo calabrese che stenta a trovare una linea unitaria in vista delle amministrative di Catanzaro. Il tergiversare dell’Udc, che nel direttivo di ieri sera non ha assunto una posizione definitiva sulle prossime elezioni, non piace ad Angela Napoli. La coordinatrice calabrese di Futuro e libertà non le manda di certo a dire e pone i casiniani calabresi davanti a un ultimatum: «Prendo atto della inaspettata “fuga in avanti” attuata dall’Udc Calabria, con la proposta di avallare larghe intese per la prossima competizione elettorale amministrativa, ancor prima di definire scelte interne al terzo polo, così come concordato al tavolo politico dello stesso. La dilatazione dei tempi di scelta porta Fli a non sentirsi più vincolato alle trattative in corso» con gli altri partner di coalizione, «con conseguente libertà di scelte politiche che saranno deliberate dal coordinamento regionale, già convocato per venerdì prossimo». La Napoli non accetta l`ipotesi che ci possa sedere a ragionare con gli esponenti che attualmente guidano il Pdl calabrese: «Sento, infine, il dovere di chiarire inequivocabilmente che il Fli associato con il Pdl calabrese avvalorerebbe il “modello Reggio”, rilevatosi fallimentare, innanzitutto sotto quell’aspetto legalitario posto a base dei valori costitutivi di Futuro e libertà per l’Italia».
In un clima così infuocato, però, c`è chi prova a gettare acqua per spegnere ogni tipo di focolaio. È il caso di Mario Tassone, deputato calabrese e vicesegretario nazionale dell`Udc. Che, serafico, afferma: «Se avessimo voluto prendere scorciatoie, avremmo condotto una trattativa bilaterale con il Pdl, accettando di sostenere sic et simpliciter il loro candidato. Ma così non è perché il nostro obiettivo è quello di costruire un`area di centro, magari allargata al Pdl, in cui si privilegino i contenuti rispetto ai nomi».
Fin qui le dichiarazioni ufficiali. Altra cosa è la reale situazione all`interno dello Scudocrociato catanzarese. Il partito è letteralmente spaccato in due. Da una parte coloro che spingono per rinnovare il patto (già sperimentato in occasione dell`elezione a sindaco di Michele Traversa) con il Pdl. In questa direzione sono collocati soprattutto i fedelissimi del presidente del consiglio regionale, Franco Talarico, a partire dal segretario provinciale, Salvatore Mazzotta. Dall`altra parte della barricata ci sono Tassone senior e junior (Gianluca, figlio di Mario, è il segretario cittadino del partito) e coloro che vorrebbero seguire la linea (costruzione del terzo polo) tracciata dal leader nazionale Lorenzo Cesa. L`impressione è che i centristi vogliano prima di tutto verificare chi accetta la loro proposta. Solo in un secondo momento si procederà all`individuazione del candidato a primo cittadino del capoluogo calabrese.
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