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Calabrese freddato a Roma

LAMEZIA TERME Poche ore dopo l`annuncio dell`arrivo di Giuseppe Pignatone come procuratore a Roma, la Capitale è scossa dalla morte di un calabrese, che, secondo i primi riscontri degli investigato…

Pubblicato il: 08/02/2012 – 13:44
Calabrese freddato a Roma

LAMEZIA TERME Poche ore dopo l`annuncio dell`arrivo di Giuseppe Pignatone come procuratore a Roma, la Capitale è scossa dalla morte di un calabrese, che, secondo i primi riscontri degli investigatori, potrebbe essere collocata nel settore del traffico di stupefacenti, tanto caro ai clan calabresi che il magistrato ha combattuto negli anni trascorsi in riva allo Stretto. La vittima, quinta dall`inizio dell`anno, è Mario Maida, 61enne nato a Catanzaro. Per lui un solo colpo di pistola alla testa e nessuno scampo, nell`esclation di una Roma che ricorda sempre di più quella di “Romanzo criminale”. Lo ha freddato, a Torrevecchia, un killer che poi si è dileguato nell`area delle case popolari, lasciandolo agonizzante a due passi dalla sua Mercedes.
I familiari, scesi in strada dopo lo sparo, non hanno potuto fare nulla per cercare di salvare l`uomo. L`ennesimo omicidio in una zona difficile della città e un altro grattacapo per la squadra mobile.
Mario Maida era noto alle cronache. Aveva, infatti, riacquistato la libertà un anno fa. Nel 2005 era stato accusato di aver ucciso deliberatamente il nipote durante una lite. Ma nel febbraio del 2001 una giuria riconobbe che l`uccisione del 30enne Andrea Bennato arrivò in effetti al culmine di una provocazione e quasi per legittima difesa.
Proprio dai legami di parentela tra Maida e Bennato, i detective hanno ricavato un dettaglio ritenuto utile per le indagini sull`omicidio. Sia la famiglia di Bennato che la vittima sono parenti di un narcotrafficante di Primavalle: Walter Domizi, ritenuto un elemento di spicco della mala romana. Nel luglio del 2011 i carabinieri misero a segno una confisca di beni, per oltre 10 milioni di euro, riconducibili proprio a Domizi, di Casalotti. L’indagine si sviluppò nel 2007 e gli uomini dell’Arma smantellarono un’organizzazione della quale facevano parte romani e sudamericani che importavano mensilmente chili di cocaina nella Capitale.

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