Confisca Ionetti, il pg Mollace chiede di acquisire le carte di Forlì

È ripreso davanti alla Corte d’Appello di Reggio Calabria il processo per la confisca dei beni di Alfredo Ionetti, ritenuto il tesoriere” della cosca Condello. Il sostituto procuratore generale Francesco Mollace ha chiesto ai giudici di piazza Castello di acquisire nel fascicolo del processo l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Forlì nei confronti dell’anziano imprenditore, titolare della Sornova srl, e dei suoi figli Paolo e Daniele. Quest’ultimo è il genero del boss Pasquale Condello, detto il “Supremo”. Secondo la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria i beni confiscati a Ionetti, ammontanti a oltre 50 milioni di euro, sono di fatto riconducibili al mammasantissima di Archi. Il sostituto della procura generale Mollace ha chiesto, inoltre, di acquisire la sentenza del Tribunale della Libertà di Forlì che ha confermato il provvedimento di arresto e dalla quale emerge che i due amministratori giudiziari Rosario Spinella e Francesco La Camera sono indagati dalla squadra Mobile di Forlì. Secondo l’impianto accusatorio, i due custodi (nominati dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio) avrebbero lasciato a Ionetti la gestione della Sornova. La Corte d’appello ha, quindi, rinviato il processo all’11 marzo per decidere sulla richiesta del pg.