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Impegno bipartisan contro la chiusura di circa 60 uffici giudiziari in Calabria

LAMEZIA TERME La riorganizzazione messa a punto dal governo rischia di far perdere alla Calabria circa 60 uffici dei giudici di pace. «Se si verificano i criteri seguiti dal ministero della Giustiz…

Pubblicato il: 13/02/2012 – 14:07
Impegno bipartisan contro la chiusura di circa 60 uffici giudiziari in Calabria

LAMEZIA TERME La riorganizzazione messa a punto dal governo rischia di far perdere alla Calabria circa 60 uffici dei giudici di pace. «Se si verificano i criteri seguiti dal ministero della Giustizia – spiega il senatore Franco Bruno – si riscontrano quattro fasi: una in cui viene calcolata la produttività media, una in cui si individuano i carichi di lavoro degli uffici, quella con la quale si riscontra dove si sopportano carichi di lavoro inferiori alla media e, infine, l`ultima che seleziona i nuovi bacini di utenza. Nemmeno mezza parola – sottolinea l`esponente di Api – sui gap infrastrutturali e sulla necessità di una presenza forte dello Stato proprio laddove l`antistato lancia più forte la sua sfida per il controllo del territorio nonostante nella legge delega ci sia una norma specifica sull`argomento. C`è di che essere preoccupati». Nei prossimi giorni (così come annunciato stamane a Lamezia Terme in conferenza stampa) Bruno, così come i suoi colleghi Franco Bevilacqua (Pdl) e Luigi De Sena (Pd) incontreranno il Guardasigilli, Paola Severino, per approfondire la questione. L`obiettivo è quello di scongiurare i tagli. E per farlo ci sarà un impegno bipartisan. Tanto che Bruno, con molta enfasi e soprattutto per “ingraziare” ulteriormente il nuovo alleato, parla addirittura di «stile Scopelliti» per spiegare «il coinvolgimento di tutti i parlamentari calabresi su temi di fondamentale importanza per la nostra regione». A non convincere i tre senatori sono soprattutto i criteri individuati per la determinazione della revisione degli uffici giudiziari. Nessun riferimento viene fatto a riguardo della situazione infrastrutturale e al tasso d`impatto della criminalità organizzata. Eppure i dati forniti dall`ultimo rapporto Svimez sono impietosi: fatto 100 il valore di infrastrutture ferroviarie e stradali, il centronord è al 49%, il Sud al 15%. E ancora: secondo i dati Istat del 2011, le famiglie lombarde che dispongono di un accesso internet a banda larga sono 51,9 ogni 100 famiglie. Con le stesse caratteristiche, in Calabria, il dato si ferma al 36,8%. «La criminalità organizzata – è l`allarme di Bevilacqua – si sta infiltrando in tutte le regioni italiane, ed in molti gangli vitali del Paese, derivando spesso la sua forza dal controllo quasi “fisico” del territorio. Per tali motivi, a nostro avviso, è assolutamente necessario dispiegare ogni sforzo possibile per evitare che gli uffici giudiziari calabresi, in particolare quelli di primo grado, vengano semplicemente soppressi». Chiusura riservata al governatore Peppe Scopelliti che saluta con soddisfazione «la coesione della classe dirigente sui grandi temi» senza però dire nulla sulla possibile riduzione di Tribunali e Procure in Calabria. «La Costituzione – è la sfida del presidente Scopelliti – permette, in taluni casi, di delegare alle Regioni l`organizzazione della giustizia di pace. Chiederemo che questa previsione sia estesa anche alla Calabria».

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